Rivoluzione Bill Gates: meno web, più farmaci

Il fondatore di Microsoft taglia gli investimenti in Apple, Google e Amazon. E punta tutto sull’industria medica e sullo sviluppo sostenibile

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di Elena Comelli

Bill Gates molla i big della tecnologia e opta per le scienze della vita. La sua fondazione, lanciata nel 2000 e attualmente dotata di 22,3 miliardi di dollari investiti, ha dimezzato il suo impegno in Apple, Amazon e Alphabet (holding di Google) e ha venduto completamente le azioni che deteneva di Uber e Alibaba, mentre ha aumentato del 40% il suo investimento in Schrödinger, società leader nello sviluppo di piattaforme software utilizzate nei processi di ricerca e sviluppo di nuovi farmaci e nuovi materiali. La compagnia Usa, quotata dal febbraio 2020, ha chiuso l’anno con un guadagno del 466% e nel 2021 ha continuato a crescere in Borsa, finora del 32%, con prospettive di ulteriori rialzi, anche alla luce dell’attuale pandemia e delle altre che forse seguiranno. Non a caso collabora anche con AstraZeneca.

Gates è noto per i suoi sforzi contro l’emergenza climatica, di cui parla molto nel suo nuovo libro, lanciato la settimana scorsa, Come evitare un disastro climatico: le soluzioni che abbiamo e le scoperte di cui abbiamo bisogno. La Bill & Melinda Gates Foundation non è un fondo speculativo qualsiasi, che investe solo per ottimizzare i profitti, ma il suo obiettivo è risolvere appunto i problemi chiave dell’umanità, tra cui la crisi del clima, la povertà, le malattie, l’insicurezza alimentare e le disparità di genere. Nel 2018, Gates e sua moglie Melinda hanno donato alla fondazione circa 36 miliardi.

La fondazione e i suoi investimenti sono gestiti da Michael Larson, che cura il patrimonio di Gates dal ‘94, ma il leggendario investitore Warren Buffett, che è anche un caro amico di Gates, svolge un ruolo chiave nella fondazione e nei suoi progetti filantropici. Una delle ultime iniziative della fondazione è stato il lancio, insieme a molti altri investitori – tra cui Jeff Bezos, Michael Bloomberg, Richard Branson, George Soros e Mark Zuckerberg – del fondo Breakthrough Energy, con cui Gates vuole accelerare i processi di innovazione nelle energie alternative alle fossili, come le rinnovabili, le bioenergie e la fusione nucleare, per ridurre il più rapidamente possibile le emissioni ’climalteranti’ e limitare così il surriscaldamento del pianeta. L’iniziativa, partita nel 2015 in coincidenza con l’Accordo di Parigi sul clima, ha già investito un miliardo di dollari in una serie di società molto innovative, traducendo in pratica l’impostazione che Gates espone nel suo libro, vale a dire che per azzerare le emissioni globali di gas serra entro il 2050 sono necessarie innovazioni che riducano significativamente i prezzi delle tecnologie sostenibili, per renderle più competitive delle fossili.

Nel suo libro, Gates spiega l’insolito approccio di "capitale paziente", che concede un periodo di vent’anni agli investimenti prima di diventare remunerativi, in contrasto con l’obiettivo convenzionale di un ritorno sull’investimento entro cinque anni: "Sono disponibile a investire in società ad alto rischio. Arrivano molte idee e abbiamo trovato oltre 40 società da finanziare in questa prima fase. È meglio di quanto mi aspettassi", ha dichiarato recentemente. Un approccio completamente diverso da quello degli investitori convenzionali.

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