Mercoledì 16 Luglio 2025
ANTONIO TROISE
Economia

Ristrutturazioni, restano gli sconti. Bonus al 50% per la prima casa

L’Agenzia delle entrate: rimborsi al 36% che salgono fino a metà della spesa se si risiede nell’immobile

L’Agenzia delle entrate: rimborsi al 36% che salgono fino a metà della spesa se si risiede nell’immobile

L’Agenzia delle entrate: rimborsi al 36% che salgono fino a metà della spesa se si risiede nell’immobile

Rieccoli i bonus per l’edilizia. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate fa chiarezza sulle novità contenute nella finanziaria ma, soprattutto, apre qualche spiraglio per continuare ad ottenere l’agevolazione piena evitando brutte sorprese per chi acquista un immobile, vi avvia la ristrutturazione ed è impossibilitato ad andarci ad abitare stabilmente – prendendo quindi la residenza prima della fine dei lavori.

Per quest’anno il bonus ristrutturazioni resta al 50% solo per le prime case. Scende al 36% dalle seconde. Ma avrà diritto all’incentivo pieno anche chi compra una nuova abitazione e vi sposta la residenza al termine dei lavori di ristrutturazione. La circolare ha fornito una serie di indicazioni su molti aspetti, dal Superbonus per i condomini alla climatizzazione invernale. Ma andiamo con ordine.

BONUS RISTRUTTURAZIONI

Per le spese sostenute nel triennio 2025–2027, la detrazione di base è del 36% per il 2025 e del 30% per gli anni successivi, con un tetto di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Tuttavia, se l’intervento riguarda l’abitazione principale del proprietario o di chi ha un diritto reale di godimento (come usufrutto o uso), la detrazione è più alta: 50% nel 2025 e 36% nel 2026 e 2027.

ECOBONUS

Vale lo stesso principio: per le spese sostenute nel 2025, l’aliquota base è al 36%, ma sale al 50% se l’intervento riguarda l’abitazione principale del titolare. Dal 2026, le aliquote saranno rispettivamente del 30% e del 36%. Una novità importante è l’esclusione dagli incentivi degli impianti di climatizzazione invernale a caldaia unica alimentata a combustibili fossili.

SISMABONUS

Anche qui le nuove aliquote base sono del 36% nel 2025 e del 30% negli anni successivi, con la possibilità di salire al 50% e al 36% se si tratta dell’abitazione principale. Questo vale per tutte le tipologie di interventi: dal miglioramento sismico alla demolizione e ricostruzione. Rimangono invariati i limiti di spesa: 96.000 euro per unità.

SUPERBONUS

Per il 2025, il Superbonus si attesta al 65%, ma solo a condizione che entro il 15 ottobre 2024 siano stati presentati gli adempimenti formali necessari: Cila, istanza edilizia o delibera assembleare, a seconda del caso. In assenza di tali atti, non si può accedere al beneficio. Ricordiamo che il Superbonus con aliquota al 65% continua ad applicarsi per il 2025 ai condomìni, alle persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, alle Onlus, agli OdV) e agli Aps, purché entro il 15 ottobre 2024, risulti presentata la Cila, sia stata adottata la delibera assembleare per gli interventi effettuati dai condomini, sia stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, per gli interventi di demo-ricostruzione.

CLIMATIZZATORI

Quest’anno continueranno a essere incentivati gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale maggiormente in linea con le esigenze di tutela dell’ambiente; niente più incentivi invece – ricorda l’Agenzia delle Entrate – per la sostituzione di impianti di riscaldamento invernale con caldaie a condensazione e con i generatori d’aria calda a condensazione, alimentati a combustibili fossili. In questo caso, restano comunque detraibili le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, anche se gli interventi saranno completati dopo il primo gennaio 2025. La ripartizione delle detrazioni. Per le spese sostenute nel 2023, è ora possibile optare per la ripartizione in 10 rate annuali invece di 4. Questo può essere utile per diluire l’impatto fiscale. L’opzione va esercitata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025, senza sanzioni o interessi, versando quanto dovuto entro il termine per il saldo delle imposte relative al 2024.