Martedì 22 Aprile 2025
ANTONIO PETRUCCI
Economia

È record di ristoranti “scomparsi” in Italia

Saldo negativo di 19mila attività nel 2024, mai così male nell’ultimo decennio

Record di ristoranti chiusi in Italia nel 2024

Record di ristoranti chiusi in Italia nel 2024

Roma, 16 apile 2025 – E’ un dato in apparente controtendenza quello dell’Osservatorio Ristorazione, che informa del saldo negativo (-19mila) fra aperture e chiusure attività nel 2024 nel settore. Dato che stride con un altro, quello relativo alla spesa degli italiani fuori casa, arrivata a 96 miliardi.

I dati dell’agenzia RistoratoreTop

Il 2024 ha registrato due importanti record per la ristorazione italiana: da un lato la crescita dei consumi, la più alta dal periodo pre-pandemia con oltre 96 miliardi di euro spesi per mangiare fuori casa, dall’altro il saldo negativo più corposo dell’ultimo decennio tra imprese iscritte e cessate presso le Camere di Commercio: -19.019.

Tra i principali fattori alla base di questa forbice tra calo del numero di attività e crescita del fatturato complessivo, spicca l’aumento dei prezzi applicato dalla maggior parte dei ristoratori, causato dall’innalzarsi dei costi vivi e dall’inflazione, e quantificabile per l’anno passato nel 6% in più del 2023, +19% dal 2020. Quanto alle principali province italiane, la maglia nera per numero di locali spariti spetta a Roma, -495, mentre a Bologna per percentuale sul totale: -3% sul 2023. Bene il Sud con Palermo e Napoli in segno positivo, seguite da Firenze.

E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio Ristorazione dell’agenzia RistoratoreTop, elaborando i dati di Movimprese e FIPE, incrociandoli con dati interni sulle variazioni di prezzo. Nel 2024 le attività registrate alle Camere di Commercio sono diminuite per il quarto anno consecutivo, nello specifico dell’1,26% sul 2023, pari a 4.903 unità, attestandosi a 382.680. Valori simili rispetto a quelle attive, che scendono di 4.038, -1,22%, per un totale di 327.850. I segnali più preoccupanti arrivano però dal saldo tra le 10.719 nuove iscrizioni e il record negativo dell’ultimo decennio rappresentato dalle 29.019 cessazioni, in aumento del 3,6%: -19.019 attività ristorative, differenziale che batte l’altro record amaro del 2023 con -17.693 imprese.

“Campanello d’allarme da non sottovalutare”

“Per quanto possa sembrare incoraggiante il dato pubblicato sui 96 miliardi spesi dagli italiani per mangiare fuori casa, se accostato alle 29.019 cessazioni a fronte di appena 10.719 nuove aperture, è indicativo esattamente del contrario: la ristorazione italiana sta attraversando una crisi strutturale caratterizzata da forte sfiducia da parte degli imprenditori. Questi dati – afferma Lorenzo Ferrari, Presidente dell’Osservatorio Ristorazione – ci raccontano che mangiare al ristorante sta diventando sempre più un lusso per la maggior parte degli italiani e non passerà molto tempo prima che cambino frequenza e abitudini di consumo anche per la fetta di utenza ‘altospendente’ che sta tenendo in piedi il settore. Stanno sopravvivendo o addirittura fiorendo quelle attività che hanno saputo intercettare e interpretare i bisogni dei clienti, sempre più orientati a vivere un’esperienza, le rivoluzioni tecnologiche e lo snellimento dei modelli di business”.

Palermo e Napoli in controtendenza

Analizzando le imprese attive nelle principali province italiane, il primato negativo per attività ristorative scomparse lo scorso anno spetta a Bologna con -3%, ovvero 168 attività in meno rispetto alle 5.447 del 2023. A seguire compaiono proprio le due città traino del settore: Roma, -1,9% e ben 495 locali scomparsi sui 26.016 dell’anno precedente, e Milano che registra la perdita di 221 ristoranti (-1,2%) su 17.711. Male anche Torino con 103 unità in meno, cioè -0,8%. Segnali incoraggianti arrivano invece dal Sud, dove Palermo cresce dell’1,4% (+75 attività) arrivando a quota 5.546, record tra le province più importanti, e Napoli dello 0,3%, ovvero 56 attività in più delle 17.663 attive nel 2023. Segno positivo anche per Firenze, +0,5%, che passa da 5.126 a 5.154.