Emergenza energia, il piano razionamenti: taglio ai termosifoni, ma niente Dad

Il ministro Cingolani mette sul tavolo le misure per l’inverno. "La scuola non si tocca, i ragazzi hanno già pagato"

Ecco il piano del governo per risparmiare energia. Per ora la misura più importate è rinviare l’accensione dei termosifoni e ridurre i termostati di uno o due gradi. Poi si vedrà. L’esecutivo stringe, invece, i tempi per il decreto sugli aiuti alle imprese. Dovrebbe arrivare la prossima settimana.

Riscaldamenti domestici

È toccato al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, fare il punto in Consiglio dei ministri sull’emergenza gas. Una lunga relazione con una sintesi del piano predisposto dal dicastero per prepararsi al prossimo autunno. Si parte in maniera soft. Non si spegneranno le vetrine dei negozi né si manderanno i lavoratori in smart working. L’unica misura immediata, che arriverà con un decreto, è fermare i termosifoni un’ora prima nelle abitazioni private e negli uffici pubblici, abbassandoli di un grado per portarli da 20 a 19. Nelle aree dove il clima è più clemente, il sacrificio potrebbe essere doppio: due ore e due gradi in meno. In questa maniera si potrebbero risparmiare fra i 3 e i 6 miliardi di metri cubi all’anno. Via libera, invece, a una campagna sul risparmio energetico con spot tv e radio. Intanto il leader del Pd, Enrico Letta, si è già schierato a favore del piano di risparmi del governo. L’Italia ha comunque ridotto dal 40 al 18% la dipendenza da Mosca e mentre il livello degli stoccaggi è ora all’83% con l’obiettivo di arrivare al 90% entro ottobre. La vera incognita è quella sul rigassificatore previsto a Piombino. Ieri il Comune ha bocciato il progetto. Ma, fanno notare da Palazzo Chigi, se non sarà realizzato "c’è il rischio di andare in emergenza nel marzo dell’anno prossimo".

Niente Dad per la scuola

Esclusi categoricamente anche interventi sulla scuola, a ridosso dell’avvio della ripresa delle lezioni. L’esecutivo ha bocciato l’ipotesi accarezzata dai dirigenti scolastici di tornare alla Dad o ridurre la settimana in aula per favorire il risparmio energetico. "Non scherziamo – sbotta Cingolani –, le scuole non si toccano, i ragazzi hanno già pagato sulla loro pelle la pandemia. Un ragionamento condiviso anche dallo stesso premier".

Il decreto per le imprese

La prossima settimana arriveranno sul tavolo di Palazzo Chigi i primi interventi a favore delle imprese colpite dal caro-bollette. Confermati i pacchetti di prezzi calmierati per elettricità e gas per le imprese che consumano più energia e che rischiano di chiudere i battenti. Si ragiona anche sull’ipotesi di prorogare fino a dicembre il credito di imposta sugli aumenti delle bollette. Ma per ora non è previsto alcun razionamento dei consumi industriali. La decisione scatterebbe solo in caso di chiusura totale del gas da Mosca. In ogni caso, la decisione sarebbe su base volontaria. Tutti i partiti, escluso Fdi, chiedono all’esecutivo interventi fino a 30 miliardi, anche in deficit. Pd, Leu e M5s in particolare, spingono per il rafforzamento del bonus sociale luce e gas, per alzare da 12mila a 20mila euro il tetto Isee entro il quale si ottiene il beneficio.

A rischio un'azienda su cinque

Il leader di Confindustria, Carlo Bonomi, è preoccupato: "Nel caso la Russia sospendesse completamente l’invio di gas, avremmo un buco di 4 miliardi di metri cubi, che resterebbe scoperto anche dagli stoccaggi nazionali al 90%. C’è il rischio di dover spegnere quasi un quinto dell’industria italiana". L’unica strada per Bonomi è mettere in piedi immediatamente una strategia di razionamento: si tratta, aggiunge, di "una scelta politica su cui chiediamo grande responsabilità perché spegnere il sistema industriale significa mettere a rischio migliaia di imprese e posti".

Il piano europeo

I riflettori sono sul vertici dei ministri dell’Energia a Bruxelles fra il 7 e il 9 settembre prossimo. L’Italia è pronta a dare battaglia sul tetto Ue al prezzo del gas. Prende piedi l’ipotesi di una soglia per l’energia prodotta con fonti diverse dal metano.