Martedì 23 Aprile 2024

Riscaldamento a legna: conviene ed è davvero ecologico?

Informazioni utili per coloro che stanno prendendo in considerazione un'alternativa

Quando conviene il riscaldamento a legna

Quando conviene il riscaldamento a legna

È probabile non siano poche le persone che stanno prendendo in considerazione il riscaldamento a legna, dati i prezzi di gas ed energia elettrica. Quello a biomassa legnosa può essere il principale sistema di riscaldamento di un’abitazione, ma anche un sistema secondario da affiancare a un impianto tradizionale. La biomassa legnosa, disponibile in abbondanza, è considerata una fonte rinnovabile. Se si desidera dotare la propria abitazione di un sistema di riscaldamento più sostenibile di quello a metano, quello a legna può essere tra le alternative più interessanti. È possibile usufruire di incentivi statali anche per installare questo tipo di riscaldamento.

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Il riscaldamento a legna è ecologico?

Il riscaldamento a legna è considerato ecologico dato che oggi i camini e le stufe sono ad alto rendimento ed elevata efficienza. L’UE ha stabilito in modo rigoroso la commercializzazione di caldaie, stufe, camini e cucine alimentate da biomassa. Che sia alimentato a pellet o a legna in pezzi, anche un impianto di riscaldamento a biomassa deve essere conforme a determinati standard tecnici. È bene ricordare che per rendimento s’intende il rapporto tra l’energia utile ottenuta e quella impiegata. L’efficienza energetica è la capacità di svolgere una funzione con il minor dispendio di energia. L’efficienza è indicata con valori compresi tra 0 e 1, o in percentuale. Se un impianto, o un elettrodomestico, raggiunge un livello di efficienza del 65% significa che il rimanente 35% dell’energia è andata dispersa. Ciò avviene per vari motivi, uno dei quali è la dispersione termica. Stufe e camini oggi riescono a raggiungere un alto livello di efficienza, arrivando a superare perfino l’80%. Questo è il motivo per cui lo Stato stanzia incentivi per installare impianti di riscaldamento a biomassa, che contribuiscono al processo di decarbonizzazione. Sostituire le fonti fossili è uno degli obiettivi della UE per limitare le emissioni che causano i cambiamenti climatici. Per biomassa s’intende qualsiasi sostanza di origine organica, vegetale, animale utilizzata per fini energetici e che non abbia subìto processi di fossilizzazione. Il letame è una biomassa, il carbone no.  

Perché alcune amministrazioni regionali hanno vietato l’uso di stufe e caminetti?

Di recente alcune amministrazioni regionali hanno preso la decisione di vietare l’utilizzo di caminetti e stufe a legna. Tale decisione è stata accolta da critiche e perplessità. Dati i tempi e i prezzi elevati di gas ed elettricità, molte persone hanno pensato di utilizzare o rimettere in funzione caminetti e stufe per risparmiare sulle bollette. Occorre quindi sapere che il divieto riguarda solo impianti obsoleti e non conformi alle normative vigenti in fatto di emissioni dannose e di sicurezza. Gli impianti non a norma costituiscono anche un rischio elevato di intossicazione e di incendi, spesso causati dal malfunzionamento dei condotti di evacuazione dei fumi. Il riscaldamento a legna, se a norma come qualunque altro tipo di impianto, è quindi utilizzabile rispettando date e orari stabiliti in base alle zone climatiche del paese.  

Camino e caminetto, conoscere la giusta terminologia

Camino e caminetto non sono la stessa cosa. Spesso queste due parole sono usate come se fossero sinonimi. In realtà non lo sono, e l’uso inesatto di questi termini può creare confusione. Il camino è una canna fumaria; il caminetto è invece quello che una volta veniva chiamato focolare, cioè la struttura in cui si accende il fuoco, che deve necessariamente essere dotata di un camino. Oggi si tende a utilizzare il termine camino anche per indicare il semplice caminetto in uso da secoli o perfino per indicarne uno finto, usato unicamente a scopo decorativo. I caminetti moderni utilizzano una tecnologia evoluta che permette di sfruttare la combustione in modo tale da poter riscaldare appartamenti di metratura considerevole e di integrare l’impianto di riscaldamento già presente in un’abitazione. Ciò è possibile grazie ai fumi caldi che tramite uno scambiatore di calore rilasciano energia termica in modo graduale, durante l’arco di una giornata. Ma con i giusti interventi, è possibile sfruttare anche le potenzialità di caminetti vecchi.  

Riscaldamento a legna o a pellet, come sceglierlo?

É possibile installare una stufa a legna o a pellet in un’abitazione già esistente e dotata di termosifoni senza eseguire interventi invasivi. Per scegliere il sistema di riscaldamento adatto è necessario conoscere la classe energetica della propria casa. Più alta è l’efficienza, più alto sarà il rendimento della caldaia. In abitazioni in cui sono presenti termosifoni alimentati a metano, chi utilizza una stufa a pellet o un caminetto a legna a volte ricorre al riscaldamento a metano solo in caso di clima piuttosto rigido. Il risparmio economico potrebbe quindi essere notevole. Per quanto riguarda la scelta tra legna e pellet, dipende da motivi pratici. Il prezzo del pellet è aumentato molto, a causa della speculazione legata alle materie prime. Alimentare una stufa a pellet è sicuramente più pratico, mentre alimentare una stufa a legna è più economico, considerato che c’è chi riesce ad approvvigionarsi di pezzi da ardere in modo autonomo.  

Gli incentivi statali

In quanto efficienti, i sistemi di riscaldamento a biomassa sono inclusi tra quelli per cui è possibile beneficiare di incentivi statali e detrazioni fiscali. Anche nel 2023 si potrà quindi usufruire, a seconda della necessità di: - Bonus ristrutturazioni; - Ecobonus; - Superbonus, la cui percentuale scende al 90%; - Conto Termico. Il Conto Termico non è una detrazione fiscale ma consiste in un rimborso fino a 5mila euro per l’installazione di un impianto di riscaldamento alimentato da fonti rinnovabili. Tale rimborso è in genere effettuato entro due mesi dalla data di presentazione della richiesta a cui va ovviamente allegata tutta la documentazione.  

Conclusioni

La convenienza del riscaldamento a legna dipende da alcuni fattori, che è necessario valutare con attenzione. Se conoscere la classe energetica della propria abitazione è fondamentale, è importante valutare le proprie esigenze. Non esiste, infatti, un unico sistema di riscaldamento ideale per ogni tipo di persona e abitazione 

 

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