Venerdì 19 Aprile 2024

Risarcimento per l’alluvione, come certificare le foto dei danni con un’applicazione gratuita

Il fondatore di TrueScreen, residente a Lugo, ha messo gratuitamente a disposizione dei concittadini il suo servizio di certifica danni: ecco come usarlo a fini assicurativi

In Emilia-Romagna si contano già otto miliardi di danni (Foto: Emanuele Valeri)

In Emilia-Romagna si contano già otto miliardi di danni (Foto: Emanuele Valeri)

Dopo la devastante alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e le Marche, si contano a migliaia le abitazioni e le automobili danneggiate dalle esondazioni. Molti Comuni, tra cui Forlì e Ravenna, stanno consigliando ai cittadini di documentare i danni subiti per i futuri risarcimenti, tuttavia non esiste ad oggi un modulo ufficiale (benché siano circolate notizie false in tal senso). Uno dei modi più facili per certificare questi danni è usare un’applicazione come TrueScreen, che permette di certificare a livello legale l’autenticità e la veridicità di un contenuto multimediale, come una fotografia.

Il fondatore di TrueScreen si chiama Fabio Ugolini ed è un romagnolo residente di Lugo (sommersa dalle acque pochi giorni fa). Colpito anche lui dalle esondazioni, ha deciso di rendere l’applicazione completamente gratuita ai suoi concittadini. “Non voglio pubblicità e non ci guadagnerò niente”, ci tiene ad anticipare Ugolini. “Ma questi luoghi distrutti sono quelli a cui appartengo e dovevo fare qualcosa. Il senso di solidarietà che vedo è incredibile, ma ho paura per il futuro, per il momento in cui l’adrenalina passerà e dovremo contare i danni”.

Perché è importante documentare i danni

Le popolazioni dell’Emilia-Romagna e delle Marche colpite dall’alluvione avranno diritto a sostegni, indennizzi e risarcimenti per i danni subiti. Ma questi arriveranno probabilmente fra molto tempo e pertanto è fondamentale documentare fotograficamente già da subito tutto ciò che l’acqua ha danneggiato o distrutto, così così da avere maggiori elementi quando si potranno richiedere gli indennizzi.

Il consiglio pratico fornito dai Comuni è piuttosto semplice: fotografare il più possibile. Quindi fare tante foto – sia ampie, sia nel dettaglio – alle abitazioni danneggiare, alle case, alle automobili e anche agli oggetti che sono da buttare. Nel farlo, è meglio rendicontare tutto, quindi appuntare di quale tipo di beni si tratta e qual è il loro valore stimato.

Perché usare TrueScreen

Tutto ciò che viene fotografato attraverso TrueScreen ottiene una certificazione legale di autenticità, immodificabilità e incontestabilità. Al contenuto, di fatto, si applica una firma digitale e temporale garantita dai maggiori enti certificatori internazionali che attesta il contesto della foto, la sua geolocalizzazione, le sue caratteristiche tecniche e la data certa in cui è stata scattata. Alla fine, è possibile scaricare un report tecnico-forense utilizzabile di fronte a un tribunale, all’amministrazione pubblica o a fini assicurativi.

In pratica, spiega Ugolini, “riproduce una catena di custodia probatoria: se un agente dell’FBI volesse archiviare una prova di reato, dovrebbe farlo seguendo le stesse procedure che utilizza TrueScreen”. E soprattutto, “è impossibile importare delle foto che non siano state scattate sul momento: questo impedisce di certificare un danno falso”. L’applicazione è già stata utilizzata, con successo, in tribunali penali e civili italiani.

Normalmente, ogni fotografia può costare fino a quattro euro, ma per le popolazioni colpite dalle alluvioni il servizio è gratuito e illimitato. È sufficiente scaricare l’applicazione, registrarsi e attenersi alle seguenti istruzioni.

Come documentare i danni con TrueScreen

TrueScreen si può scaricare su Android e su IOS ed è sufficiente accedere tramite un account Google o Apple. Una volta aperta basta cliccare sul banner con scritto “Certifica danni alluvione”.

A questo punto, “ti verranno chieste generalità, entità e foto dei danni subiti. Al termine verrà richiesta una mail per ricevere il report certificato con valore probatorio e legale da utilizzare in sede di richiesta documentazione dei danni”. Tutto è stato spiegato dall’azienda in un tutorial disponibile su YouTube.

Alla fine, all’indirizzo mail indicato si ottiene un link che permette di scaricare un file .zip al cui interno ci sono il report forense, tutte le foto originali, la firma digitale e la marca temporale. “Con le informazioni del rapporto, non è possibile contestare le informazioni e le fotografie. Noi veniamo accettati dalle assicurazioni proprio perché siamo in grado di rispettare tutte le linee guida stabilite a livello internazionale. E siamo gli unici a farlo”.

“Spero di semplificare e velocizzare il processo di documentazione dei danni”, dice Ugolini, a pochi giorni dall’esondazione che ha colpito anche la sua abitazione, a Lugo. “Certo, la paura all’inizio è tanta. Poi accetti il fatto che l’acqua salga ed entri in casa. Però è difficile affrontare le morti e le migliaia di famiglie sfollate. Il domani mi preoccupa, non so come faranno le fabbriche, le aziende e soprattutto gli agricoltori. Quello che vedo è ormai un paesaggio lunare, capovolto. Ti chiedi come sarà possibile ripartire, ma so che ce la faremo. Siamo romagnoli”.

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