Rincari bollette luce e gas: il fallimento degli aiuti. Bonus e rate non bastano

I consumatori: il problema delle maxi bollette non è ancora stato risolto. "Famiglie in ginocchio". Aumentano le richieste di pagamenti diluiti: Eni segna più 60%, Hera più 50%

Caro bollette

Caro bollette

Milano, 29 agosto 2022 - Col governo impegnato a trovare miliardi contro il caro-energia, che coi prezzi record del gas si annuncia questo autunno ancora più gravoso, misure come quelle del potenziamento dei bonus per il disagio economico e le rateizzazioni delle bollette, seppure utili, non bastano – e non sono bastate – certo a evitare la messa in ginocchio di famiglie e imprese.

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Già prima che l’ultima legge di Bilancio introducesse il meccanismo di rateizzazione straordinario delle bollette, le aziende del gas e dell’elettricità avevano ampliato gli interventi per consentire proprio i pagamenti rateali per i clienti a rischio-morosità con anche accordi come quello firmato a febbraio tra l’Enel-Servizio elettrico nazionale e i consumatori per consentire il rimborso graduale delle bollette fino a 12 mesi con condizioni più favorevoli rispetto a quelle previste dal governo e disciplinate dall’Arera. Che, prima per le fatture emesse da gennaio fino ad aprile e poi fino allo scorso giugno, consentivano ai privati di chiedere una rateizzazione per un massimo di dieci mesi, con la prima rata però del valore del 50% del piano di rimborso e le altre non inferiori a 50 euro. Piuttosto che evitare di esporsi al distacco della fornitura e poi a interessi e spese per il riallaccio, sicuramente la rateizzazione, secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unc, è preferibile. Ma, aggiunge Rosario Trefiletti, presidente di Centro consumatori Italia, "dover pagare maxi bollette che con gli attuali prezzi del gas saranno più care per una famiglia di 1.700 euro rispetto al 2021 (circa mille per il gas e 700 per la luce) con qualche mese di tempo in più non cambia la sostanza a meno che nel frattempo non si vinca alla Lotteria". Per questo, aggiunge Trefiletti, il vero aiuto – con le tariffe del gas decise dall’Arera non più trimestralmente, ma mensilmente da ottobre – passa dalla totale detassazione delle bollette.

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Il blocco fino al 31 marzo 2023 delle modifiche unilaterali dei contratti di libero mercato – per evitare aumenti a chi vanta tariffe fisse più favorevoli rispetto a quelle di mercato – invece, secondo Giordano Colarullo, dg di Utilitalia, mette a rischio soprattutto le piccole imprese del settore (almeno una settantina) che potrebbero essere costrette a rescindere i contratti, per evitare il fallimento, a mezzo milione di clienti. Intanto, sebbene come aggiunge Colarullo, non si sia assistito a un boom di rateizzazioni, l’aumento c’è stato. A Plenitude, controllata da Eni, segnalano da gennaio ad agosto un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021 delle rateizzazioni concesse. Il gruppo Iren calcola nei primi sette mesi dell’anno un incremento del 53% con un forte aumento di richieste da parte dei condomini. Del 50% sono cresciute da gennaio anche le richieste di rateizzazioni, con importi raddoppiati, in Hera mentre in A2A al 31 luglio era già stato raggiunto e superato il numero delle rateizzazioni concesse nel 2021 con l’85% delle domande provenienti dalle famiglie.

Terminata a giugno l’opzione rateizzazioni straordinarie, che non è stata per ora prorogata – ma resta quella offerta dalle singole aziende – fino al terzo trimestre è in vigore il rafforzamento dei bonus concessi per disagio economico, arrivati a luglio, secondo l’Arera, a un totale di 4.025.483 per un costo di circa 697 milioni. Si tratta, di sconti automatici di qualche centinaio di euro in bolletta. È necessario però avere un basso reddito (elevato a marzo per il 2022 da 8265 a 12mila euro l’anno di Isee e fino a 20mila per le famiglie numerose) e richiedere sul portale dell’Inps la DSU, senza la quale, anche avendone i requisiti, le aziende non concedono gli sgravi.