Venerdì 19 Aprile 2024

Gas, Descalzi: "Rigassificatori subito o stoccaggi a rischio"

L'ad di Eni: "Il price cap non basta, bisogna investire in infrastrutture"

Bruxelles, 10 novembre 2022 - L'ad di Eni, Claudio Descalzi, torna a fare il punto sulle scorte di gas, stoccaggi e rigassificatori, lanciando l'allarme sulla necessità di realizzare subito nuovi impianti. "In Italia abbiamo sostituito parzialmente il gas russo dal 2023 con circa 7 miliardi di metri cubi da diverse parti del mondo attraverso Gnl. I nostri impianti di rigassificazione sono occupati fino al 2026 e questi 7 miliardi che dovrebbero rimpiazzare parzialmente il gas russo e riempire gli stock se non trovano rigassificatori vanno da altre parti. Questa è la criticità: rigassificatori immediatamente", sono state le parole di Descalzi a margine dell'evento 'Zero carbon technology roadmap' organizzato dall'European House Ambrosetti a Bruxelles, che ha detto chiaramente: "Se ci sono i rigassificatori ce la facciamo, se non ci sono non ce la faremo e dovremo trovare altre soluzioni non immediatamente trovabili". 

Rigassificatore a La Spezia (ImagoE)
Rigassificatore a La Spezia (ImagoE)

Imporre un tetto al prezzo del gas in Europa non sarà sufficiente a moderare i rincari: è fondamentale investire in infrastrutture per importare gas naturale liquefatto, e anche per esportarlo dai Paesi produttori, è ancora la ricetta dell'ad di Eni. "Le condizioni per ridurre i prezzi dell'energia - afferma Descalzi - non sono solo quelle di avere un price cap. Perché noi lo abbiamo avuto e stiamo sostituendo, chi può, il gas russo. Ma visto che parliamo di 150-170 miliardi di metri cubi all'anno, le condizioni sono diversificare le fonti di approvvigionamento, quello che stanno tutti un po' facendo, con il Qatar, gli Usa, il Nordafrica o l'Africa subsahariana, come sta facendo Eni, ma anche investire in infrastrutture".  "Bisogna investire in rigassificatori, come stiamo facendo noi e altri, e in America costruire nuovi liquefattori. In tutto questo - sottolinea infine - bisogna capire qual è il ruolo del gas in Europa: perché se il gas non ci fosse in Europa nel prossimo futuro, gli investimenti non si possono fare. E allora - conclude - è un cane che si morde la coda".