Venerdì 19 Aprile 2024

Riforma fiscale, cosa prevede: estesa la flat tax. Iva a zero su pane e latte

In agosto e dicembre nessuna lettera dal fisco. L’obiettivo è arrivare alla fine della legislatura alla ’tassa piatta’ per tutti. L’Agenzia delle Entrate nel 2022 ha recuperato oltre venti miliardi

Roma, 10 marzo 2023 - Nell’immediato, riduzione delle aliquote da 4 a 3 e estensione della flat tax incrementale ai dipendenti. Per arrivare, entro la fine della legislatura, alla tassa piatta per tutti. Ma anche rimodulazione dell’Iva (con qualche bene, come pane, pasta e latte a Iva zero, ma è solo un’ipotesi), revisione dell’Ires, semplificazione del contenzioso (con alleggerimento del penale per l’omesso versamento). E così nel giorno in cui Ernesto Maria Ruffini, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, mette in fila i numeri record del recupero dell’evasione, tocca al viceministro Maurizio Leo confermare l’approdo della riforma fiscale in Consiglio dei ministri per la settimana prossima e avvisare: "Vogliamo dare un po’ di quiete al contribuente in periodi particolari, come i mesi di agosto e dicembre, in cui non arrivano le lettere di compliance". Mentre buoni segnali arrivano dalla rottamazione: le domande sono già a quota 600mila.

Riforma fiscale 2023, la simulazione: chi ci guadagna (e quanto) con 3 aliquote Irpef

Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, 67 anni
Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, 67 anni

Ecco come l'Agenzia delle Entrate ha recuperato 20 miliardi di evasione fiscale: è record

Riforma del Fisco: tagli alle aliquote, il ceto medio risparmia. Sconti a chi assume

Fisco, numeri record

Recupero dell’evasione record nel 2022. Ammonta a 20,2 miliardi di euro la somma riportata nelle casse dello Stato per effetto della complessiva attività dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione: è il dato più alto di sempre. Oltre alle maggiori entrate derivanti dai controlli, lo scorso anno l’Agenzia ha anche bloccato 9,5 miliardi di euro tra crediti, bonus e rimborsi non spettanti. Di questi, la parte preponderante riguarda i crediti fittizi generati da bonus edilizi. Ma sempre nel 2022 è cresciuto il gettito spontaneo dell’11 per cento, con i rimborsi erogati a famiglie e imprese che hanno sfiorato i 20 miliardi.

Spariranno però le detrazioni: ecco cosa si perde

Tre aliquote Irpef, due Ires

Con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale è in arrivo la riforma dell’Irpef: gli scaglioni passano da 4 a 3 e le aliquote vengono ridotte. E se l’obiettivo "di legislatura" resta la flat tax per tutti, arriva l’estensione della tassa piatta incrementale anche per i dipendenti. È prevista poi la revisione delle tax expenditures, voce da cui si punta a ricavare risorse utili per finanziare le novità della delega. Per le imprese invece è in arrivo la nuova Ires a due aliquote per far pagare di meno chi più assume ed investe. Parte anche il graduale superamento dell’Irap, mentre si potrà dire addio all’imposta di bollo, a quelle ipotecaria e catastale, ai tributi speciali catastali e alle tasse ipotecarie, che saranno sostituite da un tributo unico. Per i redditi da fabbricati arriva la cedolare secca anche per gli immobili non abitativi. Si lavora poi sul fronte della riscossione, per svuotare i 1.150 miliardi che riempiono il magazzino cartelle.

Iva zero per pane e latte

Una misura destinata a toccare da vicino le famiglie è poi l’azzeramento dell’Iva per alcuni beni di prima necessità: "È una delle ipotesi perché la prevede la normativa Ue", spiega Leo. E la sottosegretaria Lucia Albano assicura che "tra qualche mese" sarà realtà per pane, pasta e latte. Un azzeramento dell’Iva su alimentari e beni di prima necessità, calcola il Codacons, produrrebbe risparmi diretti fino a 300 euro annui a famiglia.

Procedimenti

Una delle parti più significative della riforma è legata ai procedimenti: si punta a spingere sempre di più sul meccanismo della dichiarazione (incentivando le precompilate) e per dare "un po’ di quiete al contribuente" arriva la moratoria festiva, con la sospensione delle comunicazioni del fisco ad agosto e dicembre. Si cambia pagina anche sugli accertamenti: le misure repressive con cui si è condotta fino a oggi la lotta all’evasione non hanno intaccato il tax gap, che dal 2000 continua ad oscillare tra 75 e 100 miliardi, e quindi ora si punta tutto sulla tregua fiscale, attraverso una tax compliance volontaria: a cominciare dal meccanismo del concordato preventivo biennale per le Pmi.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro