Martedì 23 Aprile 2024

Rete unica in fibra, Cdp mette d’accordo politici e operatori tlc

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Cdp (in foto l’ad Palermo), con il suo ruolo di garante, riesce a mettere d’accordo non solo le forze politiche ma anche gli altri operatori delle telecomunicazioni. Vodafone, WindTre e Sky, dopo aver incontrato i ministri Gualtieri e Patuanelli, hanno dato un’apertura di credito al progetto di rete unica con Tim. Gli ad Luigi Gubitosi e Francesco Palermo continueranno a lavorare alla stesura del Memorandum of Understanding (MoU) nel fine settimana, senza interruzioni, per arrivare lunedì pomeriggio davanti ai rispettivi cda che, in contemporanea, esamineranno le linee guida del progetto. Intanto in Borsa il titolo Tim rivede i massimi degli ultimi 6 mesi mentre Tiscali fa un balzo dell’11,8 per cento.

Avere una rete in fibra che copra l’intero Paese è nell’interesse di tutti, fare presto anche. Fastweb e Tiscali che pur rivendicano il loro ruolo di "concorrenti storici" dell’ex monopolista hanno già aderito al progetto FiberCop. Gli ad Alberto Calcagno e Renato Soru non hanno dubbi, non è una minaccia alla concorrenza. Tutti, anche lo stesso fondo Kkr che ragiona su business plan e profitti, hanno un buon motivo per fare in fretta. "La rapida realizzazione delle infrastrutture, è l’unica ragion d’essere della costituzione del nuovo veicolo" sottolineano in una lettera congiunta inviata al Mise e al Mef, con la quale individuano la garanzia del successo "nella competenza" e "negli interessi" in campo. Vodafone, WindTre e Sky – invitati a coinvestire – hanno espresso i loro dubbi mettendo davanti a tutto "l’indipendenza strategica e operativa" della newco che gestirà l’accesso alla banda ultra larga.

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