Rete unica, il governo stoppa l’intesa Tim-Kkr

La partita sulla rete unica continua a provocare fibrillazioni in Borsa e tra il governo (che attraverso Enel e Cdp controlla l’altra società interessata, Open Fiber) e Tim. L’esecutivo, attraverso il ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, e quello dell’Economia, Roberto Gualtieri, avrebbe chiesto a Tim di rinviare la decisione sull’offerta vincolante del fondo Kkr per la cessione di una quota di minoranza della rete secondaria.

Le pressioni avrebbero raggiunto un primo obiettivo poiché Tim ha preso tempo con Kkr sull’operazione Fiberco. La firma dell’accordo è stata rinviata al 31 agosto, ma l’operazione non è stata fermata.

Palazzo Chigi, però, ha tenuto a precisare che nessuno stop all’operazione è arrivato da parte di Conte e del Governo su Tim. Anzi.

Secondo fonti di Palazzo Chigi è invece emerso "il forte interesse del Governo a promuovere una rete nazionale integrata a banda ultra larga per realizzare una infrastruttura strategica del Paese". Il Governo riconosce l’importanza del progetto Tim e della partecipazione da esso prevista di investitori internazionali altamente qualificati, e si è reso disponibile a contribuire a valorizzarlo, collocandolo nella cornice di un più ampio contesto strategico, che prevede il coinvolgimento anche di altri attori istituzionali e di mercato interessati.

Pare inoltre che le diplomazie del premier abbiamo raggiunto anche l’ambasciatore Usa (Kkr è una società di private equity americana), per rassicurazioni sull’operazione che sarebbe solo rinviata, in attesa di poterla costruire su altre basi per realizzare al rete unica insieme a Open Fiber. Ieri Tim è stata protagonista in Borsa di forti scambi e prezzi in netto rialzo, concludendo con un +6,28% a fronte di un indice Ftse Mib su dell’1,2%.

Il cda dell’azienda ha comunicato di aver "visto con grande favore l’accelerazione del progetto di Rete Unica e parteciperà con entusiasmo ai lavori che il Governo intende far partire nelle prossime ore" aggiunge.