Giovedì 18 Aprile 2024

Assegno unico figli 2022: a chi spetta e tabella Isee

Sussidio per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. Sette milioni i nuclei beneficiari. Per averlo bisogna fare richiesta (e conta l’Isee)

Come cambiano gli aiuti per le famiglie

Come cambiano gli aiuti per le famiglie

Saranno almeno sette milioni le famiglie con figli, da quelle incapienti alle più benestanti, dai lavoratori dipendenti agli autonomi, che potranno (e dovranno) chiedere e ottenere il nuovo assegno unico e universale che scatterà da marzo prossimo e prenderà il posto del bonus-ponte varato a luglio scorso. Dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni, a patto che i ragazzi studino, facciano tirocini con redditi minimi o anche il servizio civile, la nuova misura sarà a disposizione della maggioranza dei nuclei familiari, anche di quelli di stranieri extracomunitari residenti da almeno due anni: un punto che ha fatto infuriare la Lega ("È inaccettabile"), che è pronta a dare battaglia in Parlamento.

Riserve e veti a parte, il nuovo intervento avrà natura universale al punto che potrebbe andare anche "a Fedez se lo chiedesse", scherza il ministro della Famiglia Elena Bonetti. Il nuovo assegno sarà operativo da marzo 2022, ma le domande si potranno presentare da gennaio, per un periodo che andrà da marzo al febbraio dell’anno successivo. Le istanze andranno inviate all’Inps per via telematica e l’istituto avrà 60 giorni per riconoscere l’assegno, che scatterà dal mese successivo. Per quelle inviate entro il 30 giugno la decorrenza sarà sempre marzo. Dalla domanda sono esentati i percettori del Reddito di cittadinanza, cui l’assegno sarà corrisposto d’ufficio dall’Inps. Per tutti gli altri, l’importo arriverà direttamente con accredito sul conto corrente, "su Iban ovvero mediante bonifico domiciliato".

Sommario

A differenza dei vecchi assegni familiari, il nuovo aiuto sarà graduato in base all’Isee. Due in linea generale i limiti individuati, sotto i 15mila euro per il massimo dei benefici, oltre i 40mila per il minimo. Chi non presenta la dichiarazione ma solo la domanda di assegno riceverà il minimo. Il contributo andrà dai 50 ai 175 euro al mese e da 25 a 85 euro al mese per i figli tra i 18 e i 21 anni, in base all’Isee. Previste alcune maggiorazioni, compresi 20 euro in più al mese per le mamme under 21. Dal terzogenito si avranno tra i 15 e gli 85 euro in più a figlio, mentre i nuclei con "quattro figli o più" riceveranno un’ulteriore "maggiorazione forfettaria" da 100 euro al mese. Se mamma e papà lavorano e l’Isee è basso, si avranno altri 30 euro in più a figlio, che si azzerano oltre i 40mila euro.

Circa metà delle famiglie interessate, dice Bonetti, si colloca sotto i 15mila euro di Isee e potrà ottenere il beneficio massimo, cioè 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con due, 610 con tre (scatta la prima maggiorazione) e 970 (con 100 euro in più di forfait) con 4 che diventano 1090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano. Poi vanno aggiunti 20 euro al mese a figlio in caso di mamma giovanissima. I nuclei che superano i 40mila euro di Isee avranno 50 euro al mese con un figlio, 100 euro con due figli, 165 euro con tre figli, 330 euro con 4 figli. Anche in questo caso va aggiunta la maggiorazione mamma under 21 mentre non opera quella per i genitori lavoratori. Le famiglie con figli disabili riceveranno l’assegno unico "senza limiti di età" dei figli e avranno specifiche maggiorazioni. Per i minorenni si riceveranno 105 euro al mese in più "in caso di non autosufficienza", 95 euro "in caso di disabilità grave" e 85 euro "in caso di disabilità media". Per maggiorenni disabili e fino a 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più; oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno tra 85 a 25 euro.

Isee fino a 15mila euro

Un nucleo familiare con Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con un figlio minorenne a carico, 350 con due, 610 con tre e 970 con quattro. Per ogni figlio dopo il secondo è prevista una maggiorazione di 85 euro. Per i figli tra i 18 e i 21 anni il contributo scende a 85 euro.

Tra 15mila e 20mila

Una famiglia con un Isee tra i 15mila e i 20mila euro avrà diritto a 150 euro per ogni figlio minorenne e una maggiorazione di 71 euro per ciascun figlio dal terzo in poi. Nel caso di maggiorenni tra i 18 e i 21 anni l’importo cala a 73 euro.

Tra 20mila e 30mila

Tra i 20mila e i 30mila euro di Isee la cifra assegnata dallo Stato per ogni figlio minorenne scende ancora, com’è ovvio: 100 euro per uno, 200 per due, 343 per tre, visto che la maggiorazione prevista dal terzo figlio in poi cala a 43 euro. Tra i 18 e i 21 anni il contributo è di 49 euro.

Oltre 40mila

Oltre i 40mila euro di Isee l’aiuto statale si riduce ulteriormente. Con un figlio minorenne è di 50 euro, di 100 con due, di 165 con tre. In questo caso, infatti, la maggiorazione oltre il secondogenito è di 15 euro. L’agevolazione scende a 25 euro per i figli tra 18 e 21 anni.

Famiglie numerose

Le famiglie numerose, cioè i nuclei con 'quattro figli o più' riceveranno un’ulteriore 'maggiorazione forfettaria' da 100 euro al mese. In caso di Isee inferiore a 15mila euro, lo Stato erogherà 970 euro per quattro figli minorenni.

Nuclei con disabili

Le famiglie con figli disabili riceveranno l’assegno unico 'senza limiti di età' dei figli. Per i minorenni 105 euro al mese in più 'in caso di non autosufficienza', 95 euro per disabilità grave e 85 euro per disabilità media. Con disabili tra 18 e 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più.