Reddito di cittadinanza 2019, Di Maio e Conte presentano sito ufficiale e card

Per il primo mese il portale www.redditodicittadinanza.gov.it servirà solo a dare informazioni, dal 6 marzo il sito ufficiale sarà un vero e proprio sportello virtuale. Critiche di Confindustria e del presidente Inps: "Effetto scoraggiamento"

Roma, 4 febbraio 2019 - Il D-day del reddito di cittadinanza è arrivato. Almeno per quanto riguarda il sito (www.redditodicittadinanza.gov.it), che il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha presentato insieme al premier Giuseppe Conte. A dire il vero per il primo mese il sito ufficiale servirà solo a fornire informazioni, successivamente - dal 6 marzo - diventerà il portale sul quale sarà possibile richiedere telematicamente la misura cardine della manovra 2019 voluta dal M5s. Da quella data in poi il sito sarà quindi uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli fisici di Poste e Caf, anche se prima sarà necessario richiedere l'Isee.

DI MAIO ESULTA - "Oggi facciamo un passo avanti fondamentale sulla strada del reddito di cittadinanza. Sono anni che dicono che la misura era irrealizzabile, che non c'erano i soldi - ha detto Di Maio -. Abbiamo trovato i soldi, scritto le norme ed oggi smentiamo coloro che dicevano che il reddito era una presa in giro e un'illusione. Oggi è una giornata di grande orgoglio".

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CONTE: ORGOGLIOSO - "Io sono orgoglioso del reddito di cittadinanza - dice il premier Conte all'evento -. Lo è tutto il governo, ma lo sono soprattutto gli italiani, non solo la platea dei beneficiari. È una misura di equità sociale, progettata in maniera corale, complessa, su cui abbiamo faticato tanto. Abbiamo studiato misure simili in Europa e anche fuori dall'ambito della Ue e abbiamo cercato di fare di meglio. Speriamo ora, come noi abbiamo studiato misure di altri, che qualcuno possa studiare la nostra".

Reddito di cittadinanza, i 5 Stelle presentano sito e card (Ansa)
Reddito di cittadinanza, i 5 Stelle presentano sito e card (Ansa)

PRESTO ANCHE LA CARD - In attesa di convenzioni, regolamenti e 'navigator', sarà così possibile familiarizzare con questo nuovo strumento che punta a essere sia di aiuto per le famiglie più povere, sia al 'traghettamento' verso il mondo del lavoro. E presto arriverà anche la card sulla quale saranno accreditati i fondi del reddito di cittadinanza: è simile a una normale carta bancaria, gialla, con i numeri a rilievo e il logo delle Poste. Sarà assegnata al titolare che richiederà il reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome e soprattutto si mimetizzerà con le altre normali carte di credito per rispetto della privacy. A distribuirla saranno le Poste. "Ecco la prima card del reddito di cittadinanza della storia della Repubblica italiana, è la prima di circa 3 milioni di carte. Quella che vedete è la numero 1", ha detto Di Maio svelando la tessera, con cui "si ristabilisce il rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini". Lo Stato, ha ribadito, "torna amico dei cittadini" dopo "la batoste pro austerity".

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IL PERCORSO - La procedura prevede la presentazione della domanda per ottenere il reddito e la verifica dei requisiti da parte dell'Inps, che invierà una mail o un sms ai richiedenti per certificare l'accoglimento. Da qui scatta la procedura. L'Inps avvisa anche le Poste che convoca il 'titolare' della domanda fatta per la famiglia. Ci vorranno una decina di giorni, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante. La consegna dovrà essere fatta personalmente al richiedente che dovrà presentarsi con un documento valido. L'accredito sulla carta - è previsto - arriverà il mese successivo alla presentazione della domanda. Probabilmente i soldi arriveranno a fine aprile a chi ha richiesto il reddito a marzo.

Il sito del reddito di cittadinanza
Il sito del reddito di cittadinanza

I PALETTI - Alcuni meccanismi della card sono già noti. L'uso di questa carta sarà inibito per giochi che prevedono vincite in denaro. Potrà essere utilizzata per fare alcune spese di beni di consumo e pagare utenze. È possibile prelevare in contanti 100 euro al mese o un importo collegato alla cosiddetta scala di equivalenza (legata al numero dei componenti del nucleo familiare): se la quota è al 2,1, cioè al massimo, si potrà prelevare fino a 210 euro. Ovviamente si paga una piccola commissione alle poste. Per il resto, invece, sarà possibile effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento del canone di locazione della casa di abitazione, fino ad un massimo di 280 euro mensili, ridotti a 150 euro per le pensione di cittadinanza. Oppure è possibile fare un solo bonifico per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione fino ad un massimo di 150 euro mensili. Le spese fatte potranno essere controllate via computer o con apposite app. Bisognerà fare bene i conti perché, se le somme non vengono spese entro il mese, si rischia che nei mesi successivi lo Stato riduca l'importo fino a un 20%. 

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LE CRITICHE DI CONFINDUSTRIA - Pierangelo Albini, direttore dell'Area Welfare di Confindustria, durante l'audizione sul decretone in Commissione Lavoro al Senato, non ha risparmiato critiche al provvedimento: "Nelle intenzioni del governo il reddito di cittadinanza vuole essere uno strumento di politica attiva, ma anziché incentivare l'offerta temiamo che abbia un effetto di scoraggiamento". E aggiunge: "Questo anche alla luce del livello troppo elevato del beneficio economico con i 780 euro che potrebbe percepire un single. Al momento in Italia il primo stipendio medio di un giovane under 30 è di 830 euro al mese", ha aggiunto.

BOERI SULLA STESSA LINEA - "Gli effetti di scoraggiamento al lavoro sono rilevanti", sottolinea anche il presidente dell'Inps, Tito Boeri, sempre in audizione in Commissione. "Il problema - ha spiegato Boeri - è che il reddito di cittadinanza fissa un livello di prestazione molto elevato per un singolo e quindi, per esigenze di contenimento della spesa, adotta scale di equivalenze restrittive e un tetto molto basso, Il livello di prestazione elevato per un singolo ha come ulteriori controindicazioni il fatto di rischiare di spiazzare i redditi da lavoro". Secondo i dati Inps, quasi il 45% dei dipendenti privati nel Mezzogiorno ha redditi da lavoro netti inferiori a quelli garantiti dal reddito di cittadinanza a un individuo che dichiari di avere un reddito pari a zero. Sempre secondo le stime Inps, circa il 30% dei percettori del reddito di cittadinanza riceverà un trasferimento uguale o superiore a 9.360 euro netti. Boeri ha ricordato che "il valore mediano della distribuzione die trasferimenti è attorno ai 6.000 e che è pur sempre più alto dei redditi da lavoro del 105 più basso della distribuzione dei redditi da lavoro".

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