Reddito di cittadinanza 2019, Di Maio: "Card si potranno attivare online e alle Poste"

Il vicepremier spiega alla kermesse del M5S come e quando si potrà richiedere il contributo e come si accederà alle pensioni di cittadinanza. Intanto Parisi: "Entro maggio 6.000 navigator"

Luigi Di Maio e Giuseppe Conte presentano il Reddito di cittadinanza (ImagoE)

Luigi Di Maio e Giuseppe Conte presentano il Reddito di cittadinanza (ImagoE)

Roma, 22 gennaio 2019 - Le card per il reddito di cittadinanza 2019 "ci sono, sono pronte". Così ha detto il vicepremier Luigi Di Maio all'evento di presentazione della riforma, organizzato dal M5s a Roma. Molti i presenti, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Lino Banfi, nominato rappresentante della commissione italiana per l'Unesco

Reddito di cittadinanza, i requisiti e come richiederlo

Come si richiede il reddito di cittadinanza? "Useremo tutto il mese di febbraio per dire agli italiani quali documenti devono preparare per poi da marzo accedere al portale per il reddito", spiega Di Maio. Due opzioni. "Chi vuole fare la richiesta online - aggiunge il vicepremier - non deve andare allo sportello", gli altri invece possono "andare a uno sportello di Poste italiane e avviare la procedura lì". 

Come sarà la card? "È una normale poste-pay - spiega ancora Di Maio dal palco M5s a Roma - perché non vogliamo fare discriminazioni. Certo - prosegue - ci sarà qualcuno che vorrà approfittarne, ma abbiamo fatto l'incrocio delle banche dati e dato più poteri alla Guardia di Finanza", ha detto Di Maio. Il vicepremier ha infine ripetuto che "le card non permetteranno l'utilizzo in spese di gioco d'azzardo". 

Pensioni di cittadinanza. "Avevamo promesso la pensione di cittadinanza, e anche i pensionati entreranno in questo programma. Ovviamente per queste persone non varrà la parte di politiche attive del lavoro, ma i principi di accesso sono gli stessi che per il reddito - spiega ancora Di Maio -. La pensione di cittadinanza interesserà 500mila nonni italiani a cui miglioreremo un po' la qualità della vita". Lo afferma ancora il vicepremier Di Maio. 

Il commento. Il reddito di cittadinanza "si basa su un principio sacrosanto e mi rende orgoglioso come ministro del Lavoro. In Italia oggi c'è chi non ha niente. D'ora in poi chi non ha niente avrà almeno 780 euro. Una famiglia che non ha nulla potrà avere almeno 1.300 euro. Quando dicevo 'aboliremo la povertà' parlavo di questo principio". Così ha commentato il ministro Di Maio, concludendo che con questa riforma "metteremo in sicurezza le fasce più deboli" e che "salveremo qualche vita". 

Navigator. Nel corso dell'audizione in commisione Lavoro alla Camera, intanto, Domenico Parisi, presidente designato dell'Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), si dice "molto ottimista" perché "entro maggio potremo assumere 6mila ''navigator'", i tutor che dovranno seguire i beneficiari del reddito.  In particolare, "persone con la laurea magistrale" in "Giurisprudenza, Economia, Psicologia e Scienza della formazione". Nei primi mesi, prosegue Parisi, è previsto un percorso di formazione e l'obiettivo è che non siano utili solo per il Reddito di cittadinanza, ma in generale per "l'aumento dell'efficienza dei servizi pubblici". 

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