Reddito di cittadinanza, cosa cambia: chi rifiuta un lavoro (qualsiasi), perde l'assegno

Nuova stretta: salta il paletto dell'offerta congrua. Arriva il reddito alimentare per chi è in condizioni di povertà assoluta

Roma, 22 dicembre 2022 - Si stringono ancora le maglie del reddito di cittadinanza, misura che il governo Meloni ha voluto ridimensionare con l'obiettivo di farlo scomparire e sostituirlo con un altro sussidio ancora tutto da pensare. Nell'ultima versione della manovra  l'esecutivo aveva già ridotto da 8 a 7 le mensilità del 2023 per gli "occupabili" (ne beneficerà comunque chi è già intestatario dell'assegno, mentre non saranno accettate nuove domande). 

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Reddito di cittadinanza (Ansa)
Reddito di cittadinanza (Ansa)

Scompare l'offerta "congrua"

A far discutere è oggi l'eliminazione dell'aggettivo "congrua" riferita all'offerta di lavoro che il beneficiario del reddito deve accettare, pena la perdita del reddito stesso. Lo prevede l'emendamento a firma di Maurizio Lupi, approvato ieri sera. Congrua significava appropriata alle competenze e della persona in questione e compatibile con il suo domicilio (finora per essere considerate congrue le offerte dovevano riguardare posti di lavoro entro 80 chilometri dal domicilio del beneficiario, raggiungibili in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici). Ma anche, si presume, economicamente adeguata. Ebbene, adesso la prima proposta di lavoro non dovrà più necessariamente essere "congrua". 

Reddito di cittadinanza, cosa cambia: chi rifiuta un lavoro (qualsiasi), perde l'assegno

A fronte delle polemiche sollevate dalle opposizioni, il ministro del lavoro Calderone assicura: "Torneremo ancora su questo tema con un decreto che faremo nel mese di gennaio per mettere i puntini sulle 'i'" e definire le "politiche attive" di "accompagnamento al lavoro". Poi legittima così la nuova norma: "Chi rifiuta la prima offerta di lavoro ha uno stop sul reddito perché in un contesto complicato il fatto di rifiutare un'offerta di lavoro, vuol dire voler rimanere fuori dai circuiti". E sulla proposta 'non più congrua' precisa "deve avere caratteristiche comunque di accettabilità". 

Obblighi di formazione

Ma le novità in senso restrittivo non sono finite.  Su spinta del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara l'erogazione del reddito viene legata al livello di istruzione. Per i beneficiari di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno terminato la scuola dell'obbligo la possibilità di usufruire del contributo sarà condizionata all'iscrizione e alla frequenza di percorsi di formazione o comunque funzionali all'adempimento dell'obbligo scolastico.

Reddito per gli affitti pagato ai locatori

Cambia anche la modalità di erogazione del reddito per chi ci paga l'affitto. La quota non sarà più a disposizione del beneficiario ma sarà versata direttamente al proprietario dell'immobile.

Reddito alimentare 

Le modifiche, assicura il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, "non si riferiscono a tutti ma solo a chi è in grado di accettare un lavoro. Le condizioni di disagio sono assolutamente tutelate". Le risorse risparmiate dai tagli al beneficio serviranno in piccola parte per coprire il sostegno a chi si trova in condizioni di povertà assoluta secondo una modifica alla manovra voluta dal Pd. Un microstanziamento da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno desinati  alla sperimentazione nuovo ' reddito alimentare' per distribuire pacchi di prodotti invenduti e ridurre così lo spreco.

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