Reddito di cittadinanza, i requisiti e come richiederlo

Ecco come funziona il provvedimento introdotto con decreto dal governo

Di Maio spiega il Reddito di cittadinanza (LaPresse)

Di Maio spiega il Reddito di cittadinanza (LaPresse)

Roma, 18 gennaio 2019 - Le risorse per il Reddito di cittadinanza erano già state stanziate con la legge di Bilancio 2019. Ora il decreto attuativoapprovato ieri dal governo, ci dice come funzionerà il provvedimento caro ai 5 Stelle: dove sarà possibile richiedere il contributo, quali sono i requisiti e quali i paletti. Gli assegni per gli aventi diritto saranno erogati a partire dal mese di aprile direttamente su una carta emessa da Poste Italiane. Com'è noto, arriveranno fino a un massimo di 780 euro. Per le pensioni di cittadinanza serviranno 67 anni di età (e non 65 come scritto in una prima bozza). E, avverte Di Maio, "chi non spenderà entro il mese i soldi con la card li perderà". Ecco in sintesi i punti principali della riforma. 

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(Testi a cura di CLAUDIA MARIN)

DOVE FARE DOMANDA - Il reddito di cittadinanza potrà essere chiesto via web, agli uffici postali o attraverso i Caf, mentre l’Inps verificherà se si è in possesso dei requisiti. Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contattato dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o di reinserimento lavorativo. Si potrà beneficiare del sussidio «per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi» rinnovabile «previa sospensione dell’erogazione per un mese prima di ciascun rinnovo». Il reddito sarà erogato attraverso una card unica emessa da Poste italiane: si potranno prelevare contanti per un massimo di 100 euro al mese se si è single. Chi non spenderà entro il mese i soldi assegnati li perderà. È vietato spendere soldi del Rdc per il gioco d’azzardo pena la revoca del beneficio. 

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IMPORTO - L'importo mensile è di 500 euro per un single con l’aggiunta di 280 euro per l’affitto: da qui i 780 euro. Se la casa è di proprietà ma si paga un mutuo, il contributo abitativo mensile scende a 150 euro. Per la pensione di cittadinanza (solo per over 67): massimo 630 euro più 150 per l’affitto. Al crescere del nucleo familiare, cresce l’ammontare del sussidio. Dividendo l’ammontare del fondo per il numero stimato dei beneficiari (5 milioni in 1,7 milioni di nuclei) e per i potenziali nove mesi di percezione del sostegno si ottengono poco meno di 400 euro medi a famiglia (140 a persona).

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LA TERZA OFFERTA VA ACCETTATA - Tutti i componenti della famiglia in età lavorativa, salvo chi ha compiti di cura di bimbi entro i 3 anni o disabili, dovranno rispettare gli obblighi connessi alla fruizione del sussidio: il «Patto di inclusione sociale» per chi si trova in situazione di disagio sociale e non può essere avviato al lavoro o «Patto per il lavoro» per chi può essere reso occupabile rapidamente. I beneficiari del reddito sono obbligati ad accettare «almeno una di tre offerte congrue» di lavoro. Dopo 12 mesi di fruizione del beneficio non si potrà più rifiutare alcuna offerta congrua, pena la decadenza del beneficio. 

AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE - Alle aziende che assumono un beneficiario del reddito viene indirizzato l’importo percepito dal neo-assunto per i mesi rimanenti fino alla fine del ciclo di 18 mesi (o per un minimo di cinque mesi). Per donne e disoccupati da lungo tempo all’impresa viene corrisposta una mensilità extra. Le aziende percepiscono metà dell’importo del reddito (sempre fino a fine ciclo) nel caso in cui il beneficiario usufruisca di un corso di formazione per l’impiego o dell’ausilio delle agenzie per il lavoro (a cui andrà il restante 50%). Agevolazioni concesse a patto che l’impresa aumenti il numero di dipendenti. 

PATRIMONIO E REDDITO - I requisiti di reddito e di patrimonio per l’accesso al reddito di cittadinanza contemplano un Isee complessivo annuo del nucleo familiare entro i 9.360 euro e un reddito familiare che non superi i 6mila euro (per un single proprietario di casa, elevati a 9.360 in caso di locazione), fino a un massimo di 12.600 euro, in base alla composizione del nucleo familiare (20mila euro se nella famiglia c’è un disabile). Un altro paletto riguarda il patrimonio immobiliare, che non potrà superare i 30mila euro (oltre alla prima casa), sempre ai fini Isee, e mobiliare non oltre i 6mila euro, elevati fino a 10mila euro per un nucleo di tre persone, e di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo. A richiederlo potrà essere anche chi percepisce il Rei, che potrà scegliere se passare al nuovo sistema.