Giovedì 25 Aprile 2024

Reddito di cittadinanza, Boeri: "Costa almeno 35 miliardi". Boom di sussidi al Sud

Insorge M5S: "Basta bugie". Calenda: "Ne capisce di più Boeri". Boccia (Confindustria): "Risorse scarse, stabilire priorità". Reddito di inclusione, Inps: "900mila beneficiari"

Tito Boeri (Ansa)

Tito Boeri (Ansa)

Roma, 28 marzo 2018 - Il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle potrebbe costare tra i 35 e i 38 miliardi di euro. Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, a margine della presentazione del primo bilancio del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Inps sul Reddito di Inclusione in cui si è fatto il punto sulle misure di contrasto alla povertà in vigore dal 1 gennaio, nella cui categoria rientrano il Rei, appunto, e il Sostegno di inclusione attiva (Sia). Secondo il numero uno dell'Inps, la copertura del reddito di cittadinanza richiederebbe "una cifra molto consistente". Il costo della misura contenuta nella proposta di legge "depositata alle Camere nel 2015 era valutato in 29 miliardi. Ora abbiamo rifatto queste stime e pensiamo che il costo sarebbe più alto, tra i 35 e i 38 miliardi".

LA POLEMICA - Naturalmente i calcoli di Boeri hanno mandato su tutte le furie il Movimento 5 stelle, che sul reddito di cittadinanza hanno fondato la loro fortuna elettorale.  I due capigruppo, Giulia Grillo (Camera) e Danilo Toninelli (Senato) vanno all'attacco: "Basta bugie sul reddito di cittadinanza - scrivono in un comunicato congiunto - L'Istat ha calcolato in 14.9 miliardi di euro la spesa annua, più 2 miliardi d'investimento il primo anno per riformare i centri per l'impiego".

Insomma 'ballano' almeno 20 miliardi. Lorenzo Fioramonti, che Di Maio ha indicato come ministro allo Sviluppo economico, spiega: "Uno dice una cosa, uno ne dice un'altra... il nostro reddito di cittadinanza costa 17 miliardi, due per il sostegno al reddito e due per i centri d'impiego. Il Rei non è sufficiente, non fa uno sforzo serio".

Staffilata dall'attuale ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda:"La mia impressione è che Boeri conosca la materia mediamente meglio dei Cinque stelle". 

REDDITO DI INCLUSIONE, BOOM AL SUD - Intanto l'Inps rivendica la bontà del Reddito di inclusione (che da luglio coinvolgerà una platea di 2,5 milioni di persone). Secondo gli studi di Ministero e Inps, a beneficiare di Rei, Sia e misure regionali di contrasto alla povertà sono state 900mila persone, con un importo medio mensile di 297 euro. Secondo i dati, per cui i sussidi hanno già raggiunto il 50% della platea potenziale, sette sussidi su dieci sono erogati nelle regioni del Sud (72%) dove risiedono il 76% delle persone coinvolte. Campania, Calabria e Sicilia sono le regioni con maggiore numero assoluto di nuclei beneficiari (insieme rappresentano il 60% del totale dei nuclei e il 64% del totale delle persone coinvolte). 

Boeri ha sottolineato come sia "un fatto molto positivo che in Italia si parli di misure di contrasto alla poverta'". Ha però fatto appello alle forze politiche che hanno "imbracciato la bandiera del reddito minimo" perchè si "rinunci alla tentazione di mettere le proprie bandierine ma ci si  impegni per trovare maggiori risorse". L'Italia, ricorda Boeri, è "in ritardo di 70 anni rispetto ad altri paesi. Oggi c'è un reddito minimo ai primi passi, ancora sottofinanziato ma - avvisa - la platea interessata da luglio salirà a 2,5 milioni di persone e 700.000 famiglie".

BOCCIA: "NON CI SONO RISORSE" - Sul reddito di cittadinanza è cauto il leader di ConfindustriaVincenzo Boccia, secondo cui "rallentare sulle promesse elettorali per essere più realisti e per arrivare ad un programma di Governo che non aumenti debito e deficit, che acceleri sulla crescita, e che riduca i divari nel Paese, è la grande sfida". Parlando ai microfoni di Circo Massimo delle proposte di M5s e Forza Italia su reddito di cittadinanza e flat tax, Boccia avverte che con "risorse scarse", bisogna "darsi delle priorità". Il capo degli industriali fa notare che un reddito di cittadinanza "generalizzato" sarebbe "un messaggio anomalo al Paese" ma riconosce che "ci si potrebbe lavorare". 

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