Mercoledì 24 Aprile 2024

Spettro recessione, il richiamo alla prudenza di Visco. L'aumento dei tassi è rischioso

Patuelli, presidente Abi: a settembre Bankitalia aveva messo in guardia sui modelli econometrici. Ogni decisione della Bce dovrebbe tenere conto dell’andamento aggiornato di prezzi e mercati

I tassi di Fed e Bce

I tassi di Fed e Bce

Roma, 9 gennaio 2023 - Il 30 settembre scorso, a Firenze, al Convegno della Fondazione Cesifin e dell’Istituto Universitario Europeo sul ”molteplice ruolo delle banche centrali: le nuove frontiere della politica monetaria”, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha svolto una relazione quanto mai importante. Nel convegno si discusse sulla stabilità finanziaria, sulla lotta al cambiamento climatico e sulla possibile adozione di una moneta digitale.

Il governatore ha affermato fra l’altro che "in tutti i paesi l’inflazione ha trovato alimento negli eccezionali aumenti dei prezzi delle materie prime energetiche. Le modalità di questi aumenti e il loro peso relativo rispetto ad altri fattori, tuttavia, differiscono ampiamente tra le diverse economie, in particolare se si confrontano gli Stati Uniti e l’area dell’euro". Il governatore ha approfondito poi le differenze fra l’inflazione in Usa e quella nell’Europa dell’euro, constatando che "gli errori di previsione sulla crescita dei prezzi al consumo compiuti dallo staff della Bce e dell’Eurosistema durante i primi due trimestri del 2022 sono stati molto maggiori di quelli osservati in passato".

Visco ha aggiunto in quell’occasione che "l’entità degli errori di previsione potrebbe mettere in dubbio l’affidabilità dei modelli utilizzati per le proiezioni, che potrebbero aver bisogno di valutazioni meno formali e più basate sul giudizio (anche se qualsiasi modello di previsione include sempre fattori di giudizio)". Non si può non ricordare, ha proseguito il governatore, "che i modelli econometrici sono approssimazioni più o meno semplificate della realtà, non possono tenere meccanicamente conto di particolari non linearità nei mercati finanziari o delle materie prime o di cambiamenti di regime nei comportamenti conseguenti a shock di natura sanitaria o geopolitica". Vanno quindi usati, nella definizione delle misure di politica economica, con attenzione, "integrandoli con informazioni esterne e valutazioni di natura qualitativa, ma non se ne può fare a meno per un’organizzazione disciplinata delle valutazioni alla base di tali misure". Le nostre analisi indicano, tuttavia – ha concluso il governatore – che gli effetti dei prezzi dell’energia, che sono le variabili esogene più importanti, le cui valutazioni sono dedotte dai contratti futures, direttamente e indirettamente (cioè attraverso i loro effetti sui costi di produzione), il 65 per cento degli errori complessivi commessi nella previsione dell’inflazione".

Il Governatore Visco rilevò in quell’occasione anche le "difficoltà nel prevedere le variabili macroeconomiche, quando queste sono guidate da fenomeni non economici, come l’aumento delle tensioni geopolitiche". Occorrerà tenerne conto, aggiunse, "quando si manifesterà la tendenza a commettere errori di previsione di segno opposto all’attenuarsi, auspicabilmente in tempi brevi ma purtroppo oggi assai incerti, di queste tensioni".

Il governatore affermò anche che il Consiglio direttivo della Bce "si trova ora di fronte a un difficile dilemma. L’aumento dell’inflazione è oggi accompagnato da un brusco deterioramento delle prospettive di crescita economica, che riflette la perdita di potere d’acquisto dei redditi. In questo contesto, rialzi dei tassi eccessivamente rapidi e pronunciati finirebbero per aumentare i rischi di una recessione". Poi il governatore spiegò che "le nostre decisioni future non potranno che seguire un approccio definito riunione dopo riunione e dipenderanno dai dati. Ciò non significa, tuttavia, che dipenderanno solo dai dati correnti, ma dovranno invece mantenere un orientamento lungimirante, basato sulle prospettive economiche a medio termine per l’area dell’euro".

Insomma, pur citandone qui, per ragioni di spazio, solo importanti brani, questi furono nitidissimi ragionamenti del governatore innanzitutto sul metodo per contribuire a combattere l’inflazione senza cadere in una nuova recessione. Quel discorso sul metodo è quanto mai attuale in queste settimane, che hanno visto una particolare riduzione del prezzo europeo del gas che solo il tempo potrà dimostrare se effimera o se si stabilizzerà.

* Antonio Patuelli è Presidente Associazione Bancaria Italiana

 

 

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