Razionamento obbligatorio luce: c'è l'accordo Ue. Gas, slitta il price cap

Riunione straordinaria dei ministri dell'energia. Emergenza bollette in tutta Europa. Cingolani: si lavora a un 'tetto forchetta' in vista della riunione dei capi di Stato del 6 ottobre

Roma, 30 settembre 2022 - Bollette luce alle stelle e razionamento obbligatorio dell'elettricità anche grazie ai contatori intelligenti: c'è l'intesa Ue.  In altre parole: l'Europa entra nelle nostre case e decide quando e se potremo usare lavatrice e lavastoviglie insieme.

I ministri europei dell’Energia hanno raggiunto un accordo politico sulle misure per mitigare gli alti prezzi dell’elettricità: taglio dei consumi, tetto agli extra-ricavi per i produttori di energia elettrica e il contributo di solidarietà dei produttori di combustibili fossili. Lo comunica la presidenza ceca dell’Ue.

Dopo la proposta di regolamento della Commissione Europea - che prevede di tagliare il 5% dei consumi nelle ore di punta -, si doveva trovare una sintesi per mettere d'accordo i 27. Non si è parlato invece di price cap al prezzo del gas. 

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"Accordo raggiunto"

"Sono sicuro che oggi raggiungeremo un accordo politico" sulla proposta di regolamento avanzata dalla Commissione Europea in materia di  energia, era stata la previsione di Jozef Sikela, ministro dell'Industria ceco che detiene la presidenza di turno dell'Ue. E aveva aggiunto: "Ma non dobbiamo fermarci ora: c’è una guerra, sta arrivando l’inverno. Mi aspetto che la Commissione presenti misure aggiuntive” per contenere i prezzi dell’energia, “la Commissione deve agire rapidamente, non c’è tempo da perdere”. 

Stretta sugli elettrodomestici, cosa succederà davvero

I ministri hanno concordato su una riduzione obbligatoria della domanda di energia elettrica del 5%  nelle ore di punta, sul tetto ai ricavi a 180 euro per megawattora per le compagnie produttrici di energia da fonti rinnovabili e sul contributo di solidarietà a carico dei produttori di energia da combustibili fossili che hanno registrato un incremento superiore al 20% sui profitti rispetto alla media dei profitti dei tre anni precedenti.

Sarà possibile usare due elettrodomestici insieme?

Dunque la riduzione nelle ore di punta sarà del 5%, ogni Stato membro deciderà come organizzarsi ma si prevede che il sacrificio si protrarrà per 3-4 ore di ogni giorno feriale. Da remoto, grazie agli smart meter, si potrà ridurre la potenza, la fascia più a rischio è quella che registra i consumi maggiori, tra le 9 e mezzogiorno.  In questi orari, quindi, l'uso di due elettrodomestici in contemporanea potrebbe risultare impossibile.

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Price cap, intesa lontana

Sikela aveva anche chiarito che il tetto al prezzo del gas “oggi non è sul tavolo”. Il pacchetto che oggi il Consiglio dovrebbe approvare prevede una “riduzione della domanda di elettricità, che può far calare subito i consumi”, un “tetto ai profitti dei produttori di elettricità da fonti meno costose” del gas, come nucleare e rinnovabili, nonché un “contributo di solidarietà” a carico dell’industria dei combustibili fossili.

L'intesa in ogni caso è lontana malgrado 15 Stati, tra cui Italia e Francia, abbiano inviato una lettera alla commissaria all’Energia Kadri Simson chiedendole di studiare un price cap sul metano importato in Ue da tutti i fornitori, non solo su quello proveniente dalla Russia. “Non siamo neanche lontanamente vicini ad un consenso sul price cap”, spiega una fonte diplomatica Ue.

Le parole del ministro Cingolani

Più che ‘price cap’ lo strumento su cui si lavora a livello europeo per la crisi del gas è un "tetto con forchetta". Lo ha detto il ministro della Transizione Roberto Cingolani al termine del consiglio dei ministri europei dell’Energia. "Bisogna realizzare e trovare un range tra un minimo e un massimo in cui ci possa sempre essere una variazione". "Ci sarà presto una proposta" dai principali Paesi energivori, per fornire alla Commissione "dei punti principali" per consentirle di costruire una proposta legislativa accurata "prima della riunione dei capi di Stato europei del 6-7 ottobre".

Il nodo tedesco 

Sta agli Stati membri "notificare alla Commissione Europea" se il piano tedesco per sostenere famiglie e imprese dall’aumento dei prezzi dell’energia si può classificare come "aiuto di Stato" ed è compito dell’esecutivo Ue di "monitorare che ci siano ragionevoli livelli di aiuto di Stato ed evitare distorsione nel mercato unico". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea al briefing quotidiano. "Bisogna separare la natura politica del dibattito dal ruolo della Commissione, che è più giuridico, ovvero far rispettare il quadro di regole attuale".

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Caro bollette emergenza europea

Proprio ieri Arera - autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente - ha reso noto l'aumento "mai visto prima" in Italia delle bollette luce, il rincaro sarà del 59%. Costi che diventano drammatici ad esempio nei condomìni - si stima che la morosità potrebbe superare il 40% - mentre si discute di correggere proprio le regole sui morosi. Ma allargando lo sguardo c'è una triste conferma: l'emergenza è per lo meno europea. Eurocommerce - associazione di categoria del commercio all'ingrosso e al dettaglio - nei giorni scorsi aveva lanciato un appello ai ministri dell'Energia, proprio in vista del vertice di oggi. Erano stati chiesti aiuti urgenti, "altrimenti i costi metteranno in discussione la capacità del nostro settore di fornire servizi essenziali su cui fanno affidamento i consumatori". 

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