Roma, 21 settembre 2022 - Razionamento obbligatorio dell'energia e prezzo del gas: mentre i governi Ue vogliono ammorbidire le misure presentate da Bruxelles per tagliare i consumi di elettricità, le parole del presidente russo Putin hanno condizionato il mercato del gas, prima con una fiammata poi con una flessione sul prezzo.
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Taglio ai consumi elettrici, cosa accadrà?
Sul taglio ai consumi elettrici nelle ore di punta viene invocata una linea più morbida. L'indirizzo emerge in una prima bozza di compromesso del Consiglio Ue, sulle proposte per fare fronte al caro energia. Il testo, su cui sono al lavoro gli ambasciatori dei Ventisette, sarà discusso dai ministri dell’Energia Ue alla riunione straordinaria di venerdì 30 settembre.
"I governi Ue vogliono ammorbidire"
Alcuni Stati membri hanno chiesto maggiore flessibilità sulla riduzione dei consumi elettrici, soprattutto per quanto concerne il taglio nelle ore di punta. Nei prossimi giorni la presidenza ceca lavorerà quindi ad una nuova revisione del documento presentato oggi al Coreper e questo secondo documento sarà oggetto della riunione degli ambasciatori dei 27 prevista mercoledì prossimo. Si attende, comunque, che al Consiglio Affari Energia del 30 settembre gli Stati membri trovino una intesa definitiva.
Le richieste
I governi Ue vogliono ammorbidire le misure presentate da Bruxelles per tagliare i consumi di elettricità, chiedendo che il target obbligatorio (10%) di riduzione della domanda non sia calcolato su base mensile, ma sull’intero periodo "tra il 1° dicembre 2022 e il 31 marzo 2023". È quanto è scritto nell'ultima bozza.
I contatori intelligenti
Sono i contatori intelligenti o smart meter lo strumento per diminuire da remoto la potenza, con una stretta inevitabile sull'uso degli elettrodomestici. Per l'energia elettrica, come chiarito da Arera, l'Italia ha praticamente completato l'installazione dei nuovi sistemi. Ma molti paesi della Ue sono indietro nel programma.
Il prezzo del gas
Putin e il prezzo del gas. Le parole del presidente russo oggi hanno condizionato il mercato. Chiusura in netto calo, dopo l’impennata di stamane con il discorso del leader del Cremlino sulla guerra in Ucraina. Dopo aver aperto intorno a 203 euro, alla Borsa di Amsterdam le quotazioni hanno registrato una flessione del 2,3% a 189 euro al megawattora. Prezzo in calo anche a Londra dove si attesta a 279 penny al Mmbtu (-11,4%).
Taglio dei consumi elettrici nelle ore di punta: giorni cruciali per le decisioni