
Una famiglia alle prese con il calcolo del quoziente familiare - Crediti: iStock
Nella Manovra 2024 il governo guidato da Giorgia Meloni ha previsto delle novità molto importanti dal punto di vista fiscale. Si va dal taglio del cuneo, a un nuovo sistema Irpef, passando per il sistema pensionistico anticipato di Quota 104 fino ad arrivare al cosiddetto quoziente familiare. Si tratta di un elemento portante per il calcolo delle imposte sui redditi e l’accesso dei cittadini alle possibili agevolazioni previste dallo Stato. Attualmente questo indicatore della situazione economica delle famiglie viene utilizzato, in via sperimentale, soltanto per il Superbonus edilizio al 90 per cento per gli edifici unifamiliari, ma l’intenzione governativa è quella di estenderne quanto prima l’uso.
Cos'è il quoziente familiare
Il quoziente familiare può essere inteso come un indicatore della situazione economica dei nuclei familiari di più semplice misurazione rispetto al noto Isee. Il calcolo del nuovo indicatore, infatti, prevede un sistema di passaggi molto elementarie, con il quoziente che è pari al risultato della divisione tra il reddito complessivo del nucleo familiare e il numero di persone che lo compongono (misurati in base a dei coefficienti specifici). Questo parametro, dunque, non tiene conto della situazione patrimoniale delle famiglie, come avviene invece nel caso del calcolo dell’Isee, e come intuibile tende a premiare i nuclei composti da un maggior numero di persone. La logica che vi è dietro, infatti, è quella di fornire uno strumento a sostegno della natalità in Italia, con il nuovo meccanismo che molto presto potrebbe essere previsto per l'assegnazione delle misure di welfare familiare, come l’Assegno unico universale.
Quoziente familiare e calcolo dell’Irpef
L’estensione dell'utilizzo del quoziente familiare potrebbe avere un impatto decisivo anche sul calcolo dell’Irpef. Più nel dettaglio, a parità di reddito verranno privilegiati i nuclei familiari composti da un maggior numero di persone. A questo aspetto si aggiunge che l’aliquota Irpef potrebbe presto essere applicata sull’intero reddito della famiglia, abbandonando dunque il sistema attuale che prevede che venga applicata sul reddito personale di ogni singolo componente (redditi individuali).
Tornando al meccanismo di calcolo del quoziente familiare in precedenza descritto, una volta ottenuto l’indicatore potranno essere applicare eventuali detrazioni e sulla risultante base imponibile si applicheranno le aliquote Irpef che verranno in seguito moltiplicate per il numero di componenti della famiglia. A questo punto, per chi ne ha diritto, potranno essere applicate le deduzioni.
Quoziente familiare, il vantaggio per le famiglie numerose
Come detto, il meccanismo di calcolo del quoziente familiare tende a privilegiare le famiglie più numerose. Sono previsti naturalmente dei coefficienti specifici per il calcolo delle persone. Più nel dettaglio, il valore è pari a:
- 1 nel caso di single e vedovi/e con almeno un figlio a carico; - 2 per le coppie sposate o conviventi; - 0,5 per primi e secondi figli; - 1 per ogni figlio successivo al secondo; - 0,5 per i genitori soli che hanno almeno un figlio a carico; - 4 dal terzo figlio in poi o in presenza di figli disabili a carico.
Per rendere più chiaro quanto detto si fa ricorso a un esempio pratico. Una famiglia con reddito complessivo pari a 60mila euro e composta da genitori e tre figli avrà un quoziente familiare pari a 15mila euro, ovvero 60mila diviso la somma tra 2, 0,5, 0,5 e 1. In presenza dello stesso reddito, ma con un famiglia con solo un figlio, il quoziente familiare sale a 24mila euro, pari a 60mila diviso la somma tra 2 e 0,5.