Roma, 28 settembre 2020 - La fine di Quota 100, per andare in pensione - sottolineata giusto ieri dal premier Giuseppe Conte - potrebbe portare nel 2021 a una fuga di massa dei lavoratori classe '59 e dintorni che hanno maturato 38 anni di contributi e 62 di età. Ma restano alcune vie d'uscita dall'empasse, ecco quali.
1 - Come funziona l’anticipo
Quota 100 è un’opzione di anticipo pensionistico che ha, come requisiti per il candidato, 62 annidi età e 38 di contributi. La utilizzeranno fino al 2021 lavoratori privati e pubblici, con ’finestre’ mobili di 3 e 6 mesi rispettivamente
2 - Gli assegni rosa
Le lavoratrici possono andare in pensione anche sotto i 60 anni, ma l’assegno sarà calcolato col sistema contributivo (con penalità fino al 25%). Nel 2020 serviranno 35 anni di contributi e 58 di età, se lavoratrici pubbliche (59 se private) per ritirarsi
3 - Ape social
Per uscire dal lavoro con l’Ape social bastano 63 anni, ma bisogna rientrare in categorie disagiate: disoccupati, chi assiste familiari disabili, persone con invalidità del 74% o più, e chi, con 36 anni di contributi, svolge lavori gravosi
4 - Bastano 41 anni
Chi ha maturato almeno 52 settimane di contributi prima dei 19 anni di età - i cosiddetti lavoratori ’precoci’ - può andare in pensione con 41 anni di contributi alle spalle, ma solo se fanno parte di categorie ’deboli’ tipo quelle dell’Ape social
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