Mercoledì 24 Aprile 2024

Quanto guadagna un sindaco: le regole per il calcolo dello ‘stipendio’

L’indennità di funzione (come si chiama davvero lo stipendio del primo cittadino) varia a seconda del numero degli abitanti e dello status del Comune

Sindaci con la fascia tricolore (Dire)

Sindaci con la fascia tricolore (Dire)

Roma, 30 maggio 2023 – Non è raro che qualcuno si chieda a quanto guadagni un sindaco. Un quesito che per trovare risposta deve fare i calcoli con diversi e concatenati fattori, in quanto gli stupendi non sono uguali e definiti per il ruolo istituzionale che ricoprono ma variano, al contrario, in base alla grandezza del Comune che amministrano. E non solo. Le regole per il calcolo dell’indennità di funzione, ossia lo “stipendio” mensile che spetta al sindaco, sono state recentemente oggetto di modifica: con la legge di Bilancio 2022, infatti, è stato disposto un aumento della suddetta indennità rivedendo quelle che erano le regole fissate dal Decreto n. 119 del 4 aprile 2000, con il quale venne data applicazione della legge Bassanini (n. 265 del 1999).

Oggi gli stipendi sono parametrati a quelli dei presidenti di Regione e dipendono non solo dalla grandezza della città, ma anche dallo status o meno di città metropolitana, capoluogo di regione e di provincia. È bene evidenziare, inoltre, che gli aumenti sono iniziati nel 2022 e continuano nel 2023, ma solo a decorrere dal 2024 si arriverà all’importo pieno: così come per i vecchi criteri di calcolo, come già ribadito, anche per i nuovi si tiene conto quindi del numero di abitanti del comune amministrato in quanto più sono gli abitanti più si presuppone sia impegnativo il lavoro da svolgere, nonché maggiori le responsabilità in capo al sindaco.

Lente di ingrandimento alla mano, con la nuova regola – che si applicherà a decorrere dal 2024 – sindaci metropolitani e sindaci dei comuni che si trovano nelle regioni a statuto ordinario percepiranno uno stipendio calcolato sul trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni, pari a 13.800 euro lordi mensili, in base alla popolazione risultante dall’ultimo censimento ufficiale, secondo le misure così definite:

- 100% per sindaci metropolitani (quindi pari a 13.800 euro lordi mensili);

- 80% per sindaci di comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti (pari a 11.040 euro lordi mensili);

- 70% per sindaci di comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti (pari a 9.660 euro lordi mensili);

- 45% per sindaci di comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, pari a 6.210 euro lordi mensili;

- 35% per sindaci di comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti, pari a 4.830 euro lordi mensili;

- 30% per sindaci di comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti, pari a 4.140 euro lordi mensili;

- 29% per sindaci di comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti, pari a 4.002 euro lordi mensili;

- 22% per sindaci di comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti, pari a 3.036 euro lordi mensili

- 16% per sindaci di comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti, pari a 2.208 euro lordi mensili.

Quindi, nel caso di Roma, lo stipendio del sindaco arriverà a 13.800 euro lordi mensili (rispetto ai circa 8.000 euro riconosciuti secondo le vecchie regole) e lo stesso vale per tutte le altre tredici città metropolitane, come Napoli, Milano o Torino. Tale indennità di funzione è adeguata al 45% e al 68% delle suddette percentuali rispettivamente negli anni 2022 e 2023.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro