Che il proprio figlio si laurei è il sogno di ogni genitore. Ottenere il titolo, infatti, è il primo gradino per arrivare a realizzarsi nel lavoro. Ma studiare costa, e parecchio. A seconda del percorso scelto si va dai 53mila ai 700mila euro. Una cifra, quest’ultima, che poche famiglie possono permettersi. Tuttavia, studiare, almeno stando a tutte le statistiche internazionali, conviene. Secondo l’Osservatorio Jobpricing, in Italia un laureato guadagna 12.800 euro in più di un non laureato, ovvero il 45% in più. Ma il percorso per arrivare alla corona di alloro non è fatto solo di studio.
I quattro percorsi
Ci sono anche le cosiddette soft skills, tanto ricercate oggi nel mondo del lavoro. Sono quelle competenze che le aziende richiedono di più, come "la capacità di risolvere problemi” (problem solving). È considerando tutti questi fattori che la società d’investimenti Moneyfarm ha calcolato il costo di portare un figlio dal nido alla laurea. I percorsi formativi delineati dall’analisi sono quattro e vanno dal più economico a quello più caro. In media bisogna mettere in conto una spesa di 130mila euro, 6-7mila l’anno. Poi, certo, si può spendere di più o di meno per le singole voci, a seconda di quelle che sono le proprie disponibilità economiche.
Da Napoli a New York
Basti pensare che per laurearsi a Napoli (compresi gli extra) occorrono 60mila euro, mentre per fare un master in business administration a New York ce ne vogliono 572mila. Tra le altre voci, ci sono quelle per lo sport e il tempo libero. Ad esempio, giocare a tennis tra i 3 e i 19 anni (una volta alla settimana per 9 mesi all’anno) presenta un conto da 9.660 euro. Nel percorso base il budget stimato è di 53mila euro. Si frequentano soltanto scuole pubbliche, dall’asilo nido all’Università (ciclo magistrale, libri di testo inclusi nel conto). Gli extra sono a buon mercato: lezioni di inglese online dai 6 ai 16 anni, qualche svago come scout, sport (individuale e di squadra) e teatro per un totale di circa 24mila euro. Frequentare l’Università (pubblica) a Milano, per un milanese, costa 21mila euro.
La formazione tecnico-scientifica
Il secondo percorso analizzato da Moneyfarm punta invece sulla formazione tecnico-scientifica ed è perciò un po’ più caro. Serve ad esempio qualche attività extracurricolare (come un corso di informatica) e trasferirsi a studiare in un’altra città. Nello studio di Moneyfarm si è scelto l’ateneo di Padova (laurea magistrale, 60mila euro). In totale una famiglia spende quindi 97.700 euro. Gli ultimi due percorsi sono invece decisamente meno abbordabili. Il primo, definito da Moneyfarm "New Age" costa ben 170mila euro.
New Age? 170mila euro
Si parte dal nido e dalla materna con metodi quali il Montessori, lo Steiner, il Reggio Emilia, oppure con approccio bilingue all’interno di un contesto internazionale: in questi casi le rette annuali vanno da un minimo di 7.700 euro fino a un massimo di 14.600 euro al nido, e da un minimo di 3.600 euro fino a 15.300 euro alla scuola per l’infanzia. È proprio in queste fasi che si toccano i picchi di spesa. L’università è pubblica e nella città di residenza, ma le attività extracurricolari sono costose. Per dare una marcia in più al profilo, si punta sulle competenze linguistiche. Sono infatti la voce che richiede l’investimento più importante: quasi 35mila euro.
L'iter "extra lusso"
L’ultimo percorso analizzato è quello "Extra lusso" ed è fuori dalla portata della maggior parte delle famiglie: 710mila euro. Solo scuole private, possibilmente di standing internazionale, corsi di lingua esclusivi (inglese al British Council e spagnolo all’Istituto Cervantes), vacanze studio all’estero (dai 6 ai 16 anni). Un curriculum che termina con una laurea triennale alla University College London e un master alla prestigiosa London School of Economics: da soli costano più di 265mila euro con vitto e alloggio (che schizzano a 572mila euro se ci spostiamo negli Stati Uniti). Ma pesano pure le attività socio-relazionali: un corso di musica, un’esperienza di volontariato all’estero, nonché lo sport individuale e un personal trainer dai 15 ai 20 anni per un totale di quasi 30mila euro. Non c’è che dire: un privilegio per poche famiglie.