Quanto consuma una famiglia italiana? Ecco la risposta

consumo medio gas

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Il consumo di energia e gas per le famiglie italiane può rappresentare, a volte, un tasto dolente. I fattori che influiscono sui consumi sono molteplici e non sempre noti agli utenti finali. Essere consapevoli delle modalità con cui l’energia e il gas vengono utilizzati può rivelarsi il primo passo verso un consumo più attento e consapevole. In questo modo può avere un impatto positivo sia per quanto riguarda la tutela del pianeta che in riferimento ai costi e ai consumi nell’ottica di un risparmio finale in bolletta

Vediamo, quindi, quanto consuma in media una famiglia italiana in materia di energia elettrica e gas e come fare a scoprire quanto consumiamo noi. 

Il consumo medio di energia elettrica di una famiglia italiana 

Una famiglia italiana consuma, in media, 1.924 KWh di energia elettrica all’anno. Questo calcolo viene effettuato sulla base dei contratti di energia elettrica stipulati che sono, di norma, rapportati al numero dei componenti di un nucleo familiare. Si calcola che, in media, una famiglia è composta da circa 3 persone: l’assetto del nucleo familiare è particolarmente importante per quanto riguarda il calcolo del consumo di energia elettrica in un’abitazione. È opportuno far notare che questa variabile non costituisce un fattore proporzionale, in quanto non è detto che una famiglia di quattro persone consumi il doppio rispetto ad una coppia. 

Un’altra importante variabile che condiziona il consumo di energia elettrica riguarda l’utilizzo degli elettrodomestici presenti in casa. È fondamentale sottolineare l’importanza di un uso consapevole dei dispositivi elettrici alimentari, sia per quanto riguarda la frequenza d’uso che le sue modalità. In Italia vi è stata, poi, una scelta che ha pesato sulle spalle degli utenti ultimi: essi possono ancora scegliere tra il mercato libero e il servizio di Maggior Tutela, ma solo fino alla fine del 2023. Dal 2024, infatti, il servizio di Maggior Tutela verrà interrotto, cedendo il passo al mercato libero.

Per capire, però, quanto consuma una famiglia italiana è importante fare riferimento alla differenza tra questi due mercati, che consiste nella regolamentazione

  • il mercato libero si basa sul principio economico della "concorrenza perfetta” e lascia la libertà alle imprese fornitrici di decidere il prezzo e i contratti da stipulare con i clienti finali; 
  • il mercato tutelato vede l’intervento dello Stato e dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti), che decide le condizioni sia economiche, che contrattuali per gli utenti. In questo caso, le tariffe sono uniche e uguali per tutti i clienti. 

Da cosa dipende il consumo di energia elettrica e come si calcola?

Quando si parla del calcolo del consumo di energia elettrica è importante tenere in considerazione diversi fattori che lo influenzano. Di seguito, si analizzano i principali.

L’aspetto più importante riguarda le abitudini dei componenti di una famiglia in merito all’utilizzo di elettrodomestici e al consumo di energia elettrica. È, inoltre, importante tenere in considerazione l'efficienza degli elettrodomestici utilizzati che si trova ad avere un peso rispetto all’energia elettrica consumata. Si consiglia, infatti, di prediligere degli elettrodomestici di classe energetica superiore (A), i quali richiedono meno energia per il funzionamento. Infine, è bene fare riferimento anche alle caratteristiche della casa: l’isolamento termico dell'abitazione, per esempio, può condizionare l’uso di determinati elettrodomestici, come il condizionatore d’estate e la stufa elettrica d’inverno.

Tendenzialmente, per il calcolo del consumo dell’energia elettrica è necessario determinare il consumo di ogni singolo elettrodomestico: è necessario individuarne l’esatta potenza e moltiplicarla, in seguito, per il tempo di utilizzo. Il consumo totale di energia elettrica per ogni abitazione si ottiene dalla somma dei valori ottenuti.

Consumo medio di gas: quanto è in media per una famiglia italiana?

Per calcolare il consumo medio di gas, è necessario tenere conto di alcuni elementi particolari. In primo luogo, la superficie media delle case, la quale risulta essere di circa 80 metri quadrati. Nel calcolo è, inoltre, compresa anche la media del numero dei componenti di una famiglia, che è approssimativamente di 3 persone. Il consumo medio di una famiglia italiana è stimato a 865 Smc annui. Il consumo del gas viene calcolato in base a delle condizioni di temperatura e pressione standard: in questo modo, ogni cittadino si trova a pagare il gas che consuma senza subire rincari in base al luogo in cui si trova.

Il costo del gas a metro cubo standard è dettato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti). Questa autorità decide anche il coefficiente C, o Coefficiente Correttivo, indispensabile per il calcolo del valore che gli utenti trovano in bolletta. Il coefficiente C varia a seconda di tre fattori, determinati dalla ARERA:

  • il numero di gradi giorno del comune di riferimento (GG);
  • l’altitudine del comune di riferimento (H);
  • i giorni di esercizio dell’impianto di riscaldamento (ng).

Prendendo il numero totale di metri cubi consumati che un utente vede sul proprio contatore e moltiplicando per il coefficiente C, si ottiene l’effettivo consumo di gas in Smc, che viene poi usato come indicatore della reale spesa dell’utente. Conoscere le modalità usate per calcolare il costo del gas può rendere l’utente più consapevole su cosa aspettarsi quando gli arriva la bolletta.

Quanto influisce il riscaldamento sul consumo di gas?

Il riscaldamento delle abitazioni incide in larga misura sul consumo di gas e rappresenta il peso maggiore sulle bollette degli italiani, soprattutto nella stagione invernale. Vi sono, però, delle differenze dettate da alcuni fattori che a loro volta influenzano i prezzi del gas.

In primo luogo, si può citare la variabilità della temperatura esterna: per esempio, nelle zone montane il consumo di gas per il riscaldamento è più alto rispetto a regioni più calde, che sono caratterizzate da consumi decisamente meno elevati. La tipologia di impianto di riscaldamento e la sua efficienza hanno anch’essi un impatto sul costo del riscaldamento: è opportuno prediligere impianti recenti, nonostante il maggiore investimento iniziale. Infine, anche le abitudini delle singole famiglie hanno una notevole influenza sul consumo del gas; durante l’inverno, si tende a passare più tempo nelle proprie case, per questo motivo, il costo del riscaldamento subisce un aumento notevole.