
Roma, 5 aprile 2023 – La primavera bussa alle porte. E in vista della bella stagione, si avvicina la data in cui i termosifoni saranno ufficialmente spenti. Data, questa, che varia a seconda delle località. Nelle aree più fredde, infatti, restano attivi più a lungo rispetto alle isole e alle regioni del sud. Ma quasi per tutta Italia, l’ultimo giorno in cui gli impianti potranno rimanere accesi è fissata per venerdì 7 aprile, una settimana prima rispetto al 2022. A stabilirlo è il Decreto n. 412 del 1993 che divide lo Stivale in zone, facendo riferimento a delle fasce climatiche diversificate. Ovviamente, se si dovessero verificare anomalie e quindi o un particolare freddo o caldo, è data la possibilità alle amministrazioni locali di adottare misure eccezionali. Le regioni sono divise in diverse zone, in base alle temperature medie che si registrano nelle differenti località. Si tratta di una classificazione che va dalla zona climatica A, la più “calda”, alla F, la più fredda.
Al Sud termosifoni già spenti
Nella zona A (Comuni di Lampedusa e Linosa, Porto Empedocle) la data di spegnimento dei termosifoni è già trascorsa, fissata infatti per il 7 marzo. Così come la zona B, in cui ricadono ad esempio le città di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani, dove si sono spenti lo scorso 23 marzo. Stessa data per la zona C, che comprende Imperia, Latina, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto.
Stop il 7 aprile: ecco dove
Sperando che il sole primaverile aiuti ad alzare le temperature, come già anticipato i termosifoni si spegneranno il 7 aprile per diversi Comuni dello Stivale. Nel dettaglio, sono quelli compresi nella zona D (Genova; La Spezia; Savona; Forlì; Ancona; Ascoli Piceno; Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa C.; Pesaro; Pisa; Pistoia; Prato; Roma; Siena; Terni; Viterbo; Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Isernia; Matera; Nuoro; Pescara; Teramo; Vibo Valentia) e nella zona E (province di Alessandria; Aosta; Asti; Bergamo; Biella; Brescia; Como; Cremona; Lecco; Lodi; Milano; Novara; Padova; Pavia; Sondrio; Torino; Varese; Verbania; Vercelli; Bologna; Bolzano; Ferrara; Gorizia; Modena; Parma; Piacenza; Pordenone; Ravenna; Reggio Emilia; Rimini; Rovigo; Treviso; Trieste; Udine; Venezia; Verona; Vicenza; Arezzo; Perugia; Frosinone; Rieti; Campobasso; Enna; L’Aquila e Potenza).
La zona più fredda
Per quanto riguarda l’ultima zona, ovvero la zona F, quella più fredda (province di Cuneo, Belluno e Trento, tutto l'arco alpino montano e più nord, qualche località anche lungo gli Appennini) non è stata fissata una data.