Quali sono i beni rifugio, non c’è solo l’oro

Chiunque, ad un certo punto della propria vita, può affrontare dei problemi di difficoltà economica, legati per esempio alla recessione, alla perdita improvvisa del lavoro, a calamità naturali o ancora a motivi di salute che hanno obbligato l’individuo a ingenti spese mediche

Fortunatamente, a disposizione dei soggetti costretti a vivere in ristrettezze ci possono essere i cosiddetti beni rifugio, uno strumento molto utile per affrontare problematiche economiche inattese. Ecco quali sono e come sfruttarli.

Crediti iStock - Quali sono i beni rifugio
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Cosa sono i beni rifugio

Questi strumenti si possono rivelare preziosissimi a fronte delle fluttuazioni del mercato, in quanto il loro valore non sarà mai influenzato da esse. In determinati periodi, alcuni investitori tendono infatti a concentrare le loro risorse economiche in determinati settori, generando così rendimenti che rendono più instabili altri tipi di asset finanziari. Anche in caso di recessione, inflazione alta (come quella vissuta a livello mondiale a partire dallo scoppio della guerra in Ucraina) e in generale di turbolenze economiche, i beni rifugio vanteranno comunque un valore destinato a durare senza particolari sconvolgimenti, poiché intrinseco al bene stesso.

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Gli esempi

In generale sono considerati come beni rifugio i metalli preziosi: è il caso dell’argento, dell’oro e di tutte le materie prime. Lo sono anche i titoli di Stato, anche se non tutti: quelli più affidabili sono certamente il Bund della Germania e il Treasury degli Stati Uniti, entrambi Paesi che difficilmente avranno problemi a rimborsare i loro debiti; per lo stesso principio, può essere considerato un ottimo bene rifugio anche la valuta di un Paese affidabile (ne sono un esempio il franco svizzero, lo stesso dollaro e lo yen giapponese). C’è inoltre la possibilità di affidarsi agli immobili, ma anche alle opere d’arte e ai gioielli di pregio, seppure in questi casi per trarne il maggior beneficio sia consigliabile consultare un esperto del settore  

I possibili rischi

Si è visto come la presenza di un bene rifugio possa rivelarsi molto utile in casi di particolare difficoltà. Utilizzando un gioco di parole quanto mai azzeccato, non è però tutto oro quel che luccica. L’altro lato della medaglia è da riferirsi al loro rendimento, che non risulta mai essere particolarmente pregevole soprattutto in uno scenario di fuga verso la qualità, ovvero quando c’è un aumento spropositato della domanda che abbassa i tassi di interesse dei titoli di nuova emissione.

Il tema dell’oro

Quando si pensa a simili strumenti il primo pensiero di norma va immediatamente all’oro, considerato da molti come una “commodity” per eccellenza. Ma qual è la verità e quali gli scenari attuali? Non c’è dubbio che la crisi in Ucraina scoppiata a febbraio del 2022 abbia spinto molti investitori a puntare sul metallo prezioso, che ha a sua volta beneficiato del generalizzato aumento dei prezzi delle materie prime. Il problema è che dal marzo 2022 anche il suo prezzo ha iniziato a diminuire, a volte anche oltre il 20%: la colpa è da attribuire alla Federal Reserve e alla sua scelta di aumentare i tassi di interesse. Ecco dunque che in un simile contesto può non essere così conveniente investire sull’oro, incapace di generare reddito: può al contrario essere piuttosto consigliabile in questa situazione virare su altri beni rifugio o, in alternativa, sulle obbligazioni, perlomeno fino a quando i tassi di interesse non torneranno a livelli pre-bellici.

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