
"Inadeguata dal punto di vista finanziario". ProSieben risponde picche al gruppo Mfe-Mediaset (nella foto l’ad Pier Silvio Berlusconi) e invita...
"Inadeguata dal punto di vista finanziario". ProSieben risponde picche al gruppo Mfe-Mediaset (nella foto l’ad Pier Silvio Berlusconi) e invita gli azionisti a "non accettare" l’offerta pubblica di acquisto volontaria presentata dal Biscione. Una mossa che rafforza ulteriormente la posizione del fondo ceco Ppf, già in vantaggio nella contesa per conquistare una quota più solida nel gruppo televisivo tedesco. La bocciatura era attesa: l’offerta presentata da Mfe, che già controlla oltre il 30% del capitale di ProSieben, si attesta infatti a 5,74 euro per azione (4,48 euro in contanti e il resto in azioni Mfe A), contro i 7 euro messi sul piatto da Ppf, intenzionata a salire dal 15% al 29,9% del capitale.
In una nota, il cda e il consiglio di sorveglianza del gruppo mediatico tedesco sottolineano come i termini economici siano "significativamente inferiori" a quelli di mercato. "È un approccio matematico – ha spiegato il Cfo di ProSieben, Martin Mildner. – È evidente che un’offerta da 7 euro sia più interessante di una da 5,7". Il board sottolinea inoltre come la proposta di Mfe sia inferiore del 18% rispetto al prezzo di chiusura dell’azione (7,01 euro al 21 maggio), e non rifletta le prospettive di crescita della società. A supporto della valutazione negativa sull’offerta italiana, anche i pareri di due advisor di peso: Morgan Stanley, al fianco del management, e Goldman Sachs, che assiste il consiglio di sorveglianza.
Nonostante il giudizio critico sull’aspetto finanziario, ProSieben mantiene un’apertura nei confronti della strategia industriale di Mfe, che prevede il sostegno al piano di crescita del gruppo bavarese e le sinergie nel core business dell’intrattenimento. Tuttavia l’offerta è vista per quello che è: un’operazione volta a rafforzare la posizione di Mfe nel capitale, senza puntare a una vera acquisizione di controllo. Secondo ProSieben, l’obiettivo dichiarato di Mfe è infatti quello di aumentare la flessibilità per future acquisizioni di azioni, evitando nel contempo l’obbligo di presentare una nuova offerta pubblica a tutti gli azionisti al termine dell’attuale Opa parziale.
Nel frattempo, il mercato resta in attesa di sviluppi anche sul fronte della governance. Mercoledì 28 maggio è in programma l’assemblea annuale degli azionisti di ProSieben, durante la quale verranno rinnovati tre membri del consiglio di sorveglianza. Tra questi anche il presidente Andreas Wiele, per il cui ruolo è stata già proposta la manager Maria Kyriacou, figura di spicco dell’industria televisiva internazionale.
Per Mfe, l’interesse per ProSieben si inserisce nella visione di costruire un gruppo televisivo paneuropeo, con un baricentro sempre più spostato verso l’area tedesca. Ppf, dal canto suo, continua a rafforzare la propria presenza nei media europei, affiancando la sua storica esposizione nel settore delle telecomunicazioni. La partita per il controllo di ProSieben resta aperta, anche se i riflettori ora sembrano puntati più sulla Repubblica Ceca che su Cologno Monzese. Sarà decisiva la risposta del mercato e, soprattutto, l’esito dell’assemblea. Le scelte sui vertici potrebbero infatti ridefinire gli equilibri interni e influenzare le future strategie del gruppo tedesco.