Price cap sul gas, c'è l'accordo Ue: scatta a 180 euro al megawattora

Ha votato contro solo l'Ungheria. Mosca: "Inaccettabile, reagiremo". Meloni: "Grande vittoria, grazie anche al governo Draghi". Besseghini (Arera): "Bene l'intesa ma prezzo rimane alto". Simson: "Ci aiuterà per il prossimo inverno"

Bruxelles, 19 dicembre 2022 - È stata raggiunta l'intesa politica dai ministri europei dell'Energia sul price cap al gas. Il Consiglio Energia ha approvato poco fa l'istituzione di un meccanismo di correzione di mercato, che prevede un tetto per il prezzo del gas naturale a 180 euro al megawattora, teso a limitare i picchi ed evitare impennate come quelle dello scorso agosto. Lo si apprende da più fonti Ue. Il provvedimento è passato a maggioranza qualificata: la Germania ha votato a favore, mentre Olanda e Austria si sono astenute. Ha votato contro solo l'Ungheria. "Con questo meccanismo in atto l'Europa sarà meglio preparata per la prossima stagione invernale e per il nuovo round di riempimento degli stock, che sarà più impegnativo di quest'anno", spiega la commissaria Ue per l'Energia, Kadri Simson. Intanto il prezzo del gas ha chiuso in calo le contrattazioni in Europa: al Ttf di Amsterdam, hub di riferimento europeo, i future cedono il 7,6% a 106,6 euro al megawattora.

Consiglio dei ministri dell'Energia (Imagoeconomica)
Consiglio dei ministri dell'Energia (Imagoeconomica)

Leggi anche: 

Approfondisci:

Price cap sul gas, l’economista: compromesso utile. "Ma la bolletta non calerà per magia"

Price cap sul gas, l’economista: compromesso utile. "Ma la bolletta non calerà per magia"

Come funziona il meccanismo

Sulla base dell'accordo, il tetto al prezzo entrerà in vigore il 15 febbraio prossimo. A quanto si apprende da fonti europee il differenziale del prezzo al Ttf con gli indici di riferimento globali viene fissato, come previsto nell'ultima proposta della presidenza ceca, a 35 euro. I giorni necessari - in cui il prezzo deve superare i 180 euro a megawattora - perché scatti il meccanismo di correzione restano tre. Un altro dei punti concordati dai ministri è che "la Commissione europea può, se appropriato, proporre anche modifiche" al regolamento "per includere i derivati negoziati sui mercati non regolamentati (over-the-counter, Otc), oppure per rivedere gli elementi presi in considerazione per il prezzo di riferimento" del gas. 

Mosca: "Decisione inaccettabile, reagiremo"

Nel frattempo è arrivata anche la reazione di Mosca, secondo cui l'accordo è "inaccettabile". Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito l'intesa "una distorsione del mercato" e ha promesso "una reazione" da parte russa, come la decisione assunta sul petrolio. Lo riferiscono le agenzie russe.

Meloni: "Grande vittoria, grazie anche a Draghi"

L'approvazione del price cap "è la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica", lo scrive in un tweet il Ministro per l'Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "È la vittoria dell'Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo", si legge ancora. Anche la premier Giorgia Meloni ha definito la decisione "una grande vittoria", frutto di "una battaglia che molti davano per spacciata". Poi ai giornalisti ha aggiunto: "È una vittoria costruita con molta pazienza per la quale bisogna ringraziare anche il Governo precedente, che l'aveva istruita".

Meno entusiasmo, invece, a Budapest: "L'Ungheria non sostiene in nessun caso l'introduzione di un tetto massimo per il gas, in quanto si tratta di una misura dannosa, pericolosa e del tutto inutile. Il fatto che il continente stia andando bene senza un limite di prezzo da agosto dimostra solo la sua natura non necessaria". Così il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, che ha partecipato al Consiglio Energia. 

Besseghini (Arera): "Prezzo rimane alto"

"È un prezzo sicuramente più basso di quello con cui si era cominciata la discussione, ma rimane alto rispetto a quello industriale", commenta Stefano Besseghini, presidente dell'Arera. "Un prezzo deve inevitabilmente confrontarsi con i mercati internazionali, con il Gnl, ci sono tutta una serie di parametri. Trovare un equilibrio non era facile. Vediamo quale sarà l'evoluzione", ha aggiunto.