Mercoledì 24 Aprile 2024

Gasolio, "in autostrada verso i 2,5 euro". Ecco i distributori dove i prezzi sono migliori

Prezzi record sui carburanti, secondo il monitoraggio del Codacons. Assoutenti: "Tassazione abnorme". Ecco come cercare l'area di servizio più conveniente per il tuo viaggio

Roma, 7 gennaio 2023 - Prezzi record, secondo il Codacons, su benzina e gasolio. Dopo lo stop al taglio delle accise e la crescita dei costi già da inizio anno, arriva un'altra stangata per quanto riguarda i carburanti. 

Analizzando i prezzi comunicati oggi dai gestori, cominciano a diventare proibitivi i prezzi in autostrada, dove in modalità servito la benzina arriva a costare 2,392 euro/litro sulla A1 Roma-Milano, e il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro); sulla Autostrada A4 Brescia-Padova benzina a 2,384 euro/litro, diesel 2,449 euro/litro - rileva il Codacons nel suo monitoraggio.

In base agli ultimi dati disponibili inoltre, sull'isola di Vulcano il gasolio ha raggiunto quota 2,349 euro al litro in modalità servito, 2,239 euro/litro la benzina - denuncia il Codacons. A La Maddalena, in Sardegna, la benzina sale a 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio. A Ischia un litro di verde costa oggi 2,054 euro, il diesel vola a 2,104 euro.

"I prezzi dei carburanti sembrano fuori controllo e dopo lo stop al taglio delle accise si assiste a forti incrementi dei listini alla pompa in tutto il territorio, la cui entità non sembra in alcun modo giustificata dall'andamento delle quotazioni petrolifere - afferma il presidente Carlo Rienzi - Per tale motivo abbiamo presentato un esposto a 104 Procure di tutta Italia e alla Guardia di Finanza, chiedendo di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini".

È possibile, in ogni caso, monitorare i costi delle aree di servizio autostradali in tutta Italia.

Una stazione di servizio (Foto Cusa)
Una stazione di servizio (Foto Cusa)

Assoutenti: "Italia tra i paesi più cari d'Europa"

Assoutenti segnala anche la tassazione abnorme su benzina e gasolio vigente nel nostro paese. "Oggi la benzina in modalità self viaggia abbondantemente sopra quota 1,8 euro al litro, mentre il gasolio al servito ha sfondato la soglia psicologica dei 2 euro - spiega l'associazione - Il mancato rinnovo al taglio delle accise non solo ha fatto schizzare al rialzo i prezzi alla pompa, ma ha riportato l'Italia tra i paesi più cari d'Europa sul fronte dei carburanti. Attualmente il nostro paese, con una media di 1,891 euro al litro, occupa la terza posizione in Ue per il prezzo più alto del gasolio, dietro solo a Svezia e Finlandia, mentre siamo al quarto posto per la benzina (1,827 euro/litro)", analizza Assoutenti.

Prima del rialzo delle accise l'Italia era al dodicesimo posto in Europa per il diesel, al decimo per la benzina. Se si considerano solo le imposte, l'Italia occupa il primo posto in classifica per la tassazione sul gasolio, con ben 0,958 euro di tasse su ogni litro di diesel - denuncia l'associazione - Rispetto alla media europea, gli italiani pagano un litro di benzina 24,8 centesimi di euro in più, +24,2 centesimi il gasolio. "Il confronto europeo dimostra come gli automobilisti italiani paghino lo scotto di una tassazione abnorme che porta i listini alla pompa ai livelli più alti d'Europa - afferma il presidente Furio Truzzi - Ci chiediamo se la Premier Meloni abbia contezza di tali numeri e se intenda intervenire per evitare una nuova emergenza economica che avrà inevitabili pesanti effetti diretti e indiretti per famiglie e imprese".

 

 

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