Rigassificazione e gasdotti in Italia

Roma, 22 dicembre 2022 - Un prezzo del gas così basso non si vedeva da giugno. Ieri, il costo del megawattora alla Borsa di Amsterdam è addirittura sceso sotto la soglia psicologica dei 100 euro, chiudendo la giornata a 97,7 euro, con una punta minima di 96,58. Ma attenti alle facili illusioni. Difficilmente, a gennaio, vedremo le nostre bollette ridursi con la stessa velocità. Anzi, paradossalmente, potrebbero esserci brutte sorprese sia sul mercato tutelato che per quello libero. Vediamo perché.  La discesa dei prezzi A spingere verso il basso la curva dei prezzi c’è stato, sicuramente, l’annuncio dell’accordo sul price cap da parte del Consiglio europeo. Ma non solo. L’ondata ribassista, infatti, è stata alimentata anche dall’impennata delle importazioni di Gnl, il gas liquido, che hanno raggiunto livelli record. Ad aiutare i consumatori il meteo: le previsioni di temperature miti nelle prossime settimane hanno allentato i timori sugli stoccaggi, che ora sono a un livello di riempimento di oltre l’83%, al di sopra della norma stagionale quinquennale. A questo, poi, occorre aggiungere la normale riduzione della domanda industriale durante il periodo delle festività di fine anno. Che cosa succede alle nostre bollette I ribassi record, tuttavia, non dovrebbero avere effetti immediati sulle nostre bollette. Per due motivi. Il primo è che il livello dei prezzi, da qualche mese a questa parte, viene deciso dall’Arera, l’authority per l’energia, mese per mese e non più su un arco di tempo trimestrale o semestrale come avveniva in precedenza. Questo significa che, fra 15 giorni, quando saranno diffusi i nuovi prezzi del gas, si dovrà tenere conto della media mensile e non è detto che l’onda ribassista continui per tutto il periodo. Ma c’è di più. Lo stesso price cup, fissando un livello massimo di oscillazione dei prezzi al rialzo, potrebbe spingere le compagnie a rivedere i contratti già firmati e che sono strettamente legati alle oscillazioni del mercato.  Quando scatteranno i risparmi Il vero vantaggio del price cap, secondo gli analisti, è quello di scongiurare, nel breve periodo, le fiammate dei prezzi registrate nei mesi scorsi, quando il gas ha superato anche i 300 euro a megawattora. Ma i 180 euro della soglia massima prevista da Bruxelles sono in ogni caso molto lontani dai 27 euro registrati prima della guerra in Ucraina o dai 20 euro del prezzo industriale. Inoltre, il picco della domanda del gas si registrerà fra gennaio e febbraio, quando le quotazioni torneranno a crescere. Un trend confermato anche dal presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, per il quale "le tariffe comunque saliranno". Se tutto filerà per il verso giusto, dovremo attendere la prossima primavera per avere bollette più leggere. Stangata sulle famiglie In  attesa dei ribassi prossimi futuri, gli ultimi due anni sono stati pesantissimi. Per le bollette di luce e gas, infatti, gli italiani hanno speso qualcosa come 2.037 euro in più rispetto al 2020. "La crisi dell’energia si è abbattuta come uno tsunami sulle famiglie, portando non solo a un fortissimo rincaro delle bollette di luce e gas, ma ad aumenti consistenti per tutte le fonti energetiche – avvisa Carlo Rienzi, presidente del Codacons – Basti pensare che rispetto al mese di dicembre 2020, la luce sul mercato tutelato costa oggi il 243,8% in più, che equivale a un aggravio di spesa di 1.263 euro annui a famiglia. Il gas risulta oggi più caro dell’82,5%, con un maggior esborso di 774 euro annui a nucleo".

Economia

<p>Roma, 22 dicembre 2022 -&nbsp;Un <b>prezzo</b> <strong>del gas</strong> <strong>così basso non si vedeva da giugno</strong>. Ieri, il costo del megawattora alla Borsa di Amsterdam è addirittura sceso <strong>sotto la soglia psicologica dei 100 euro</strong>, chiudendo la giornata a 97,7 euro, con una punta minima di 96,58. Ma attenti alle facili illusioni. Difficilmente, a gennaio, vedremo le nostre bollette ridursi con la stessa velocità. Anzi, paradossalmente, potrebbero esserci brutte sorprese sia sul mercato tutelato che per quello libero. Vediamo perché.</p> 
<p><img alt="Un impianto di distribuzione del gas in Germania (Ansa)" data-img="/polopoly_fs/1.8407587!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Un impianto di distribuzione del gas in Germania (Ansa)" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8407587!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8407587" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8407587" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8407587!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="Un impianto di distribuzione del gas in Germania (Ansa)"></p> 
<h2 class="title-paragraph">La discesa dei prezzi</h2> 
<p>A spingere verso il basso la curva dei prezzi c’è stato, sicuramente, l’annuncio dell’accordo sul price cap da parte del Consiglio europeo. Ma non solo. L’ondata ribassista, infatti, è stata alimentata anche dall’impennata delle importazioni di Gnl, il gas liquido, che hanno raggiunto livelli record. Ad aiutare i consumatori il meteo: le previsioni di temperature miti nelle prossime settimane hanno allentato i timori sugli stoccaggi, che ora sono a un livello di riempimento di oltre l’83%, al di sopra della norma stagionale quinquennale. A questo, poi, occorre aggiungere la normale riduzione della domanda industriale durante il periodo delle festività di fine anno.</p> 
<h2 class="title-paragraph">Che cosa succede alle nostre bollette</h2> 
<p>I ribassi record, tuttavia, non dovrebbero avere effetti immediati sulle nostre bollette. Per due motivi. Il primo è che il livello dei prezzi, da qualche mese a questa parte, viene deciso dall’Arera, l’authority per l’energia, mese per mese e non più su un arco di tempo trimestrale o semestrale come avveniva in precedenza. Questo significa che, fra 15 giorni, quando saranno diffusi i nuovi prezzi del gas, si dovrà tenere conto della media mensile e non è detto che l’onda ribassista continui per tutto il periodo. Ma c’è di più. Lo stesso price cup, fissando un livello massimo di oscillazione dei prezzi al rialzo, potrebbe spingere le compagnie a rivedere i contratti già firmati e che sono strettamente legati alle oscillazioni del mercato.</p> 
<p><img alt="Rigassificazione e gasdotti in Italia" data-img="/polopoly_fs/1.8408975!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Rigassificazione e gasdotti in Italia" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8408975!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8408975" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8408975" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8408975!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="Rigassificazione e gasdotti in Italia"></p> 
<h2 class="title-paragraph">Quando scatteranno i risparmi</h2> 
<p>Il vero vantaggio del price cap, secondo gli analisti, è quello di scongiurare, nel breve periodo, le fiammate dei prezzi registrate nei mesi scorsi, quando il gas ha superato anche i 300 euro a megawattora. Ma i 180 euro della soglia massima prevista da Bruxelles sono in ogni caso molto lontani dai 27 euro registrati prima della guerra in Ucraina o dai 20 euro del prezzo industriale. Inoltre, il picco della domanda del gas si registrerà fra gennaio e febbraio, quando le quotazioni torneranno a crescere. Un trend confermato anche dal presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, per il quale "le tariffe comunque saliranno". Se tutto filerà per il verso giusto, dovremo attendere la prossima primavera per avere bollette più leggere.</p> 
<h2 class="title-paragraph">Stangata sulle famiglie</h2> 
<p>In&nbsp; attesa dei ribassi prossimi futuri, gli ultimi due anni sono stati pesantissimi. Per le bollette di luce e gas, infatti, gli italiani hanno speso qualcosa come 2.037 euro in più rispetto al 2020. "La crisi dell’energia si è abbattuta come uno tsunami sulle famiglie, portando non solo a un fortissimo rincaro delle bollette di luce e gas, ma ad aumenti consistenti per tutte le fonti energetiche – avvisa Carlo Rienzi, presidente del Codacons – Basti pensare che rispetto al mese di dicembre 2020, la luce sul mercato tutelato costa oggi il 243,8% in più, che equivale a un aggravio di spesa di 1.263 euro annui a famiglia. Il gas risulta oggi più caro dell’82,5%, con un maggior esborso di 774 euro annui a nucleo".</p>

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Il costo del megawattora è sceso sotto la soglia psicologica dei 100 euro. Famiglie e imprese, però, non beneficeranno subito della riduzione. E il price cap potrebbe spingere le compagnie a rivedere i contratti

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