Prezzo del gas, nuovo record in Europa. Ecco cosa sta succedendo

Minori flussi dalla Russia. Non sono chiare, secondo gli analisti citati da Bloomberg, le ragioni alla base del calo della fornitura

Gasdotto (Ansa)

Gasdotto (Ansa)

Milano, 21 dicembre 2021 - Non si arresta la corsa dei prezzi del gas. Stabiliti oggi nuovi record oltre quota 160 euro per megawattora. Sulla piattaforma TTF il future gennaio sale del 10% a 162,4 euro dopo aver toccato anche un massimo di 163 euro al megawattora.

Secondo le agenzie internazionali alla base della nuova impennata ci sarebbero i minori flussi di gas russo nel gasdotto Yamal-Europe nella direzione della Germania, una situazione che costringerebbe l'Europa a far ricorso alle riserve in un periodo di basse temperature e elevati consumi a cui le fonti rinnovabili non possono far fronte in maniera sufficiente.

Non sono chiare, secondo gli analisti citati da Bloomberg, le ragioni alla base di questa minore fornitura russa nel gasdotto che va dalla Siberia nord-occidentale alla Germania attraverso Bielorussia e Polonia.

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I valori

Secondo i dati dell’operatore di rete tedesco Gascade, i flussi dalla Russia verso il Vecchio Continente sono in calo da sabato e, dopo essersi fermati, oggi martedì 21 dicembre hanno invertito direzione. Alcuni parlamentari europei ed analisti hanno accusato la Russia di aver trattenuto le consegne di gas all’Europa a causa delle tensioni politiche sull’Ucraina e per i ritardi nella certificazione del gasdotto, Nord Stream 2, pipeline da 10 miliardi di mc. La Russia nega qualsiasi connessione. “Non c’è assolutamente alcun collegamento, questa è una situazione puramente commerciale”, ha chiarito oggi in una teleconferenza il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

L’Europa importa dalla Russia circa un terzo del proprio fabbisogno di metano.  I tarder hanno affermato che i flussi inversi si aggiungono a una serie di fattori rialzisti come la forte domanda delle centrali elettriche, diverse centrali nucleari francesi chiuse, e le temperature più fredde che aumentano la domanda di gas per il riscaldamento.

Il prezzo del gas all’hub olandese ha raggiunto i 162,775 euro per megawattora in aumento di oltre il 10% rispetto a ieri lunedì 20 dicembre. Anche il benchmark britannico ha toccato il nuovo record di 4 sterline per therm. Entrambi gli indici hanno battuto i record di ottobre. Attualmente sono circa sette volte maggiori rispetto all’inizio del 2021.

Pericolo inflazione

I prezzi del gas, insieme ad altre materie prime tra cui il petrolio greggio, stanno alimentando la preoccupazione per l’aumento dell’inflazione in tutto il mondo e hanno determinato l’intervento della Fed e della BoE. Di solito Gazprom prenota capacità extra alle aste per la consegna via Ucraina in Germania attraverso la rotta Yamal quando ci sono richieste. Oggi martedì 21 dicembre non ha prenotato nuova capacità attraverso Yamal. Il portavoce di Rwe, che insieme a Uniper è tra i principali acquirenti di gas di Gazprom in Germania, ha affermato che la compagnia statale russa sta rispettando i propri obblighi mentre Gascade ha spiegato che trasporta il metano in base alle richieste che arrivano. 

Tensioni geopolitiche

A preoccupare gli analisti sono anche le tensioni geopolitiche. Le linee di frizione più evidenti sono quelle tra Nato e Russia lungo la frontiera Ucraina e quelle stra Stati Uniti e Cina per Taiwan. La prima ha già prodotto evidenti ricadute sul prezzo del gas, mentre la seconda ha esacerbato i problemi della catena degli approvvigionamenti e riacceso la guerra dei dazi.