Prestiti a famiglie e imprese: a novembre sono aumentati di oltre il 3%

Il rapporto mensile dell'Abi analizza l'andamento del mercato creditizio

Roma, 15 dicembre 2022 – Nel corso del mese di novembre, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 3,1% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia e contenute nel rapporto mensile Abi di dicembre 2022, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni. il rapporto mensile dell’Abi rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto ad ogni altra rilevazione in proposito. Tale possibilità è determinata dal fatto che le banche sono i produttori stessi di queste informazioni.

A novembre 2022, a seguito dei rialzi dei tassi BCE, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,96% (2,78% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari al 3,11% (2,54% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 3,02% (2,75% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).

Qualità del credito

Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad ottobre 2022 sono 16,4 miliardi di euro, in lieve aumento (200 milioni) rispetto al mese precedente (+1,2%) e in calo di circa 0,4 miliardi rispetto ad ottobre 2021 e di 72,5 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,93% ad ottobre 2022 rispetto allo 0,97% di ottobre 2021 (4,89% a novembre 2015).

Dinamica della raccolta da clientela

In Italia, a novembre 2022, la dinamica della raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in lieve aumento del +0,2% su base annua. Anche i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono lievemente aumentati, nello stesso mese, di 4,3 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +0,2% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 1 miliardo di euro in valore assoluto, pari a -0,5%.

Tassi di interesse sulla raccolta

A novembre 2022, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,58%, (0,52% nel mese precedente) ad effetto: del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,42% (0,37% nel mese precedente); del tasso sui PCT, che si colloca all’1,69% (1,88% il mese precedente); del rendimento delle obbligazioni in essere, 2,06% (1,97% nel mese precedente.

Margine tra tasso sui prestiti e tasso sulla raccolta

Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie, a novembre 2022, in Italia risulta pari a 238 punti base (226 nel mese precedente), inferiore rispetto gli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).