Lunedì 14 Ottobre 2024

Poste, profitti e ricavi in aumento. Accordo con Cdp sul risparmio

Numeri positivi per pacchi e servizi finanziari, boom del credito al consumo

Poste, profitti e ricavi in aumento. Accordo con Cdp sul risparmio

Poste, profitti e ricavi in aumento. Accordo con Cdp sul risparmio

Poste Italiane chiude un nuovo trimestre in crescita con un incremento che porta i ricavi a quota 3,045 miliardi. Crescono anche i margini e l’utile netto, rispettivamente del 14%, a 706 miliardi, e del 16%, a 501 miliardi. "È stato un inizio di anno molto positivo, con ricavi complessivi di gruppo superiori a 3 miliardi e contributi da tutti i segmenti, in linea con la nostra strategia", ha commentato l’ad Matteo Del Fante. "I trend commerciali sono stati favorevoli in tutti i settori, poiché i nostri clienti continuano a considerare Poste Italiane come un rifugio sicuro per i loro risparmi e un luogo di riferimento per la maggior parte delle loro esigenze quotidiane. Una raccolta netta positiva nei prodotti di gestione del risparmio e in quelli assicurativi, insieme a depositi retail stabili, ne sono la prova", ha aggiunto.

I cda di Poste e di Cdp hanno approvato anche il nuovo accordo sul Risparmio Postale per il triennio 2024-2026. Tale accordo, si legge in un comunicato, "prevede che la remunerazione annua per il servizio di raccolta e gestione di Buoni e Libretti da parte di Poste Italiane sia compresa tra un minimo di 1,60 miliardi di euro e un massimo di 1,90 miliardi di euro a fronte di obiettivi di raccolta netta concordati".

Nel settore della consegna dei pacchi i ricavi continuano a salire (+4,6 per cento) raggiungendo quota 934 milioni. Il risultato operativo e l’utile risentono del minore apporto delle plusvalenze. Il repricing della corrispondenza (+3%) ha consentito di compensare il calo dei volumi. I ricavi dei pacchi hanno registrato un incremento del 10 per cento (368 milioni) e i volumi hanno raggiunto quota 71,1 milioni (+21,5% rispetto a marzo 2023). Vanno bene anche i ricavi dei servizi finanziari, a quota 1,33 miliardi (sarebbe un aumento del 4% al netto delle plusvalenze).

Ha continuato a contribuire l’effetto del rialzo dei tassi di interesse, che ha fatto salire il margine di interesse dell’8,2 per cento, a quota 590 milioni di euro. Le commissioni sul risparmio postale sono salite dell’1,2%, a 430 milioni. Significativa la crescita del credito al consumo, con un aumento delle commissioni del 40,6 per cento, a quota 62 milioni. In flessione dell’8,2% i ricavi da servizi di incasso e pagamento (186 milioni) perché da aprile 2023 è stato ridotto il repricing effettuato sui conti correnti.

Elena Comelli