Mercoledì 24 Aprile 2024

Poste Italiane, rivoluzione nell’ultimo miglio La nuova era delle consegne targata Milkman

Il gruppo ha preso il controllo della start up veronese

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Rivoluzionare la logistica dell’ultimo miglio mettendo a sistema la tecnologia sviluppata dalla società veronese Milkman con i volumi e i mezzi di Poste Italiane. Con l’obiettivo di fornire a una platea sempre più ampia servizi di consegna ‘su misura’, ad aprile, in piena pandemia, è diventata operativa la newco Mlk Deliveries. L’accordo ha visto, da parte di Poste, un aumento di capitale di 15 milioni su Mlk e una partecipazione di Poste in Milkman al 70% per un valore di 5. Un investimento da 20 milioni di euro che, puntando sul segmento ‘premium’ catapulta Poste in una nuova era dei servizi a domicilio per l’ecommerce grazie all’introduzione di facility come consegna programmata e Consegna Same-day per il recapito in giornata.

"Abbiamo un piano di sviluppo abbastanza aggressivo. Le città servite con questo modello in questo momento sono sei – Milano, Roma, Torino, Varese, Brescia e Verona – ma contiamo di estenderci a 12 entro la fine di luglio e a 16 entro la fine dell’anno con un piano di espansione che andrà a coprire tutti i principali capoluoghi quindi, tra gli altri, Firenze, Bologna, Bergamo, Napoli, Bari. L’idea è quella che entro tre anni Poste acquisisca il controllo di Mlk e della tecnologia per l’Italia mentre Milkman rimarrà un’azienda concentrata sullo sviluppo della tecnologia da proporre in altri settori merceologici e all’estero" annunciano da Poste Italiane.

Tra i vantaggi che un’esperienza di consegna altamente personalizzata offre ai clienti vi è la possibilità di programmare la consegna delle merci nel giorno e nell’ora più congeniale con fasce serali di consegna che arrivano fino alle 23. E, in caso di imprevisti dell’ultimo minuto, l’appuntamento con il corriere può essere annullato via sms senza costi aggiuntivi. Una politica win-win dal momento che – spiega Poste Italiane – "è meglio sapere se il cliente non è a casa durante la rotta e riprogrammare la consegna rispetto a procedere per tentativi alla cieca come succede oggi".

"Il nostro obiettivo – spiega Antonio Perini, ‘startupper’ Ceo e fondatore di Milkman – era creare il corriere del secolo e con Poste Italiane possiamo farlo perché loro, che sono i più grandi in Italia per quanto riguarda competenze e asset logistici, hanno tutto quello che ci manca per completare un percorso di crescita anche geografica. L’idea è nata molto tempo fa da una prima azienda che sviluppava algoritmi di ottimizzazione dei percorsi per l’ultimo miglio. Una soluzione pensata per ridurre i costi operativi e l’impatto ambientale. Basti pensare che per dieci indirizzi di consegna ci sono 3 milioni e mezzo di possibili sequenze e un corriere ne visita, in media, 80 al giorno. È qui che i processori possono fare la loro parte anche per quanto riguarda gli assegnamenti ai veicoli in base ai vincoli logistici. Pensavo che il corriere espresso potesse essere innovato e dall’incontro con il mio socio Tommaso Baù, esperto di gps tracking, con il supporto di softwaristi, abbiamo realizzato una piattaforma logistica innovativa che metteva al centro il consumatore. Raccogliendo del capitale dal venture capital italiano abbiamo sviluppato una soluzione ancora più potente che ci ha portato ad arrivare a chiudere l’accordo con Poste".

L’accordo con Milkman rientra nel più ampio piano di sviluppo dei servizi a sostegno dell’ecommerce portato avanti da Poste. "In settori cruciali come l’ecommerce e il digitale Poste è in anticipo di due anni e sta raggiungendo già in questi giorni gli obiettivi fissati per il 2022. Si tratta – commenta l’ad Matteo Del Fante – di traguardi impensabili fino a pochi mesi fa. Basti pensare che in questi giorni Poste consegna un milione di pacchi al giorno. Risultati raggiunti grazie a investimenti come quello dell’Hub logistico realizzato a Bologna, il centro di smistamento postale più importante d’Europa, che ha raddoppiato la capacità di lavorazione e distribuzione di pacchi". Nel primo trimestre dell’anno i ricavi dei pacchi sono aumentati del 5% con una crescita del comparto B2C determinata dall’e-commerce del 26,3% a 108,2 milioni di euro. Per quanto riguarda i volumi si è registrato un aumento del 9,7% a 38 milioni, sostenuti da una crescita del 22% della consegna di pacchi B2C. Il boom dell’ecommerce registrato durante il lockdown è stato sostenuto da Poste grazie a una capillare rete logistica che conta circa 27 mila portalettere, 32.500 tra automezzi, motomezzi, furgoni e veicoli di servizio, di cui oltre 2mila elettrici e ibridi, e oltre 1.800 centri di distribuzione.

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