Giovedì 18 Aprile 2024

Poste fa bene al Pil dell’economia locale

Oltre 1,31 miliardi generati nell’Area Centro Nord. .

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Oltre 1,31 miliardi di Pil, 1.976 posti di lavoro e circa 250 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico: è questo l’impatto economico generato dai fornitori italiani utilizzati da Poste Italiane nella sola macro Area Centro Nord, ovvero quella che comprende i territori regionali di Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

Dati già da soli di grande impatto per le singole economie locali. Ai quali si aggiungono ulteriori 16mila posti di lavoro, circa 450 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico ed un miliardo di euro di Pil generato nell’Area Nord Ovest, dove la parte del leone la fa la Lombardia e che comprende anche i dati regionali di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta.

Il Bilancio Integrato 2019 di Poste Italiane contiene, per la prima volta nella storia, un modello di stima degli impatti economici prodotti complessivamente dall’azienda in ogni singolo territorio e fornisce una chiara fotografia di una realtà che risulta sempre più centrale nel Paese. Un’azienda, quella guidata dall’ad Matteo Del Fante (nella foto a destra), che, grazie al lavoro dei suoi 128mila dipendenti, riesce a creare valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business ma anche attraverso il coinvolgimento di una catena di fornitori locale.

Oltre agli impatti diretti legati strettamente all’attività economica del gruppo, il business di Poste italiane, infatti, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (generando impatti indiretti) e consente alle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per l’azienda e i suoi fornitori di acquistare nuovi beni e servizi (generando impatti indotti). Nel 2019 l’azienda ha acquistato complessivamente beni e servizi da circa 2.300 piccole e medie imprese, per un valore totale di 1.2 miliardi di euro, oltre il 48% degli acquisti totali da fornitori italiani. In generale, sempre nel 2019, le attività operative del gruppo hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull’economia italiana pari a circa 12,5 miliardi di euro di Pil, coinvolgendo complessivamente circa 189mila lavoratori con una distribuzione di redditi per un totale di 7,5 miliardi di euro.

Le attività di investimento di Poste Italiane dirette alle imprese e allo Stato rappresentano inoltre un forte impulso all’economia del paese: le prime possono utilizzare le risorse raccolte per poter svolgere le proprie attività di business ed effettuare nuovi investimenti, parallelamente l’investimento in titoli di Stato consente di finanziare la spesa pubblica. Poste Italiane ha da tempo intrapreso un percorso per integrare la sostenibilità nella propria strategia aziendale, affiancando agli obiettivi di business una chiara visione sulle tematiche ambientali, sociali e di governance.

L’introduzione dei principi ESG (Environmental, Social and Governance), in particolare, ha permesso a Poste Italiane di raggiungere notevoli traguardi nazionali e internazionali. Proprio in quest’ottica l’azienda ha recentemente attivato il sito internet dedicato alla sostenibilità, consultabile all’indirizzo www.posteitaliane.ititsostenibilita.html

Alberto Levi

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