Pos, scende la soglia. Multe a partire da 40 euro

La maggioranza di governo non riesce ancora a trovare la quadra su tutte le componenti della manovra. I tempi sono stretti: ecco i punti su cui si sta discutendo

Roma, 13 dicembre 2022 - Il governo è intenzionato a far scattare le multe per i commercianti che non accettano i pagamenti con bancomat e carte sopra i 40 euro contro il tetto dei 60 fissato in manovra, fa sapere l'azzurro Giorgio Mulè. Domani arriverà ufficialmente il giudizio Ue, ma intanto gli effetti della trattativa con Bruxelles già si vedono.

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Se una delle partite della legge di bilancio sembra vicina a chiudersi molte altre restano aperte: dal Superbonus alle pensioni minime la maggioranza fatica ancora a trovare la quadra ed è alta la tensione sul rush finale. In ogni caso i tempi sono stretti e le poche risorse a disposizione pesano sul cammino della legge di bilancio. Tanto che è dato quasi per scontato che in Aula alla Camera arrivi alla fine un voto di fiducia.

Molti i nodi ancora da sciogliere e tutte le questioni saranno oggetto di emendamenti del governo, che arriveranno entro venerdì sera, e per i quali si cercano coperture che non dovrebbero andare a pesare sulla dote di 400 milioni per le modifiche parlamentari. Intanto per provare a stringere i tempi, la maggioranza riduce il numero delle proprie proposte a una sessantina di super-segnalate e prova a proporre lo stesso all'opposizione che, però, per il momento, fa sapere di voler prima "vedere i contenuti".

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Pensioni

Tutto il centrodestra chiede più risorse per il comparto sicurezza, ma ogni partito insiste sulle proprie proposte, a partire da Forza Italia con la detassazione per le assunzioni dei giovani e soprattutto l'innalzamento delle pensioni minime. Una misura - quest'ultima - però molto costosa e sulla quale si starebbe valutando una soglia anagrafica a 75 anni anche se si sta cercando di capire se una restrizione di questo tipo non possa incorrere - viene fatto notare - in un problema di incostituzionalità. Sempre sul fronte delle pensioni, invece, in attesa della riforma più complessiva alla quale la ministra Calderone ha confermato di volere mettere mano, i partiti sono in pressing, per togliere i paletti inseriti in manovra per l'adesione alla misura.

Congedo parentale

Di certo dovrebbe arrivare una modifica sul fronte del congedo parentale come richiesto da Noi Moderati: il mese in più di congedo all'80% dovrebbe essere esteso ai papà oltre che alle mamme. Noi Moderati, inoltre, sul fronte del Reddito di cittadinanza, propone, come spiega Maurizio Lupi di "ridurre il sostegno a 6 mesi per aggiungere ulteriori 350 milioni di euro di risparmio, risorse da destinate alle politiche attive sul lavoro e alle imprese, soprattutto tra i più giovani".

18app

Dopo una prima notizia sull'abolizione, 18App molto probabilmente cambierà, come annunciato anche dal presidente della commissione Cultura Federico Mollicone con l'introduzione di un tetto Isee.

Superbonus

Intanto, mentre i sindacati sono sul piede di guerra con Maurizio Landini che va all'attacco ("I voucher? Paghiamoci i politici") è attesa in commissione Bilancio al Senato la riformulazione del governo sul Superbonus al decreto aiuti quater. L'intesa raggiunta in maggioranza dovrebbe prevedere la proroga del termine per la presentazione della Cilas al 31 dicembre per ottenere l'agevolazione al 110% e il decalage dal primo di gennaio. Per quanto riguarda, invece, la questione dello sbocco dei crediti già maturati la soluzione dovrebbe arrivare con la Sace a garanzia dello Stato a prima chiamata. Ma intanto, sul fronte dei bonus, arriva un altolà del capo della protezione Fabrizio Curcio: "Dobbiamo trovare le chiavi giuste per arrivare al cittadino stimolandone la consapevolezza, intercettando l'interesse quotidiano. Le politiche dei bonus hanno creato confusione dal punto di vista della sicurezza£.