Venerdì 19 Aprile 2024

Porto di Amburgo ai cinesi: così la Germania ha ceduto a Cosco

La maggioranza dei tedeschi e sei ministeri contrari all'operazione, ma il cancelliere Scholz ha dato il via libera. Il gruppo cinese Cosco è presente in molti porti europei come azionista

Chiusa l'intesa sull'ingresso della Cina nel porto di Amburgo. Come scrive la Dpa, il gabinetto tedesco di Olaf Scholz ha dato il via libera all'acquisizione da parte di Cosco del 24,9% di uno dei quattro terminal del porto di Amburgo, Tolletort, il più piccolo. Ben sei i ministeri che erano contrari all'operazione – Esteri, Economia, Trasporti, Giustizia, Interni e Difesa, - ma alla fine l'esecutivo guidato dal cancelliere Scholz ha trovato una sorta di compromesso per frenare l'influenza cinese su uno dei quattro terminal del porto: la quota inizialmente prevista del 35% è scesa al 24,9%, con Cosco azionista di minoranza. Stando a quanto riporta lo Spiegel online, l'accordo prevede che al gruppo cinese venga negata la possibilità "di concedersi contrattualmente diritti di veto sulle decisioni strategiche in materia di affari o di personale" e di "nominare membri del management".

Un attivista protesta al porto di Amburgo (Ansa)
Un attivista protesta al porto di Amburgo (Ansa)

Già dal settembre 2021 il ministero federale dell'Economia Robert Habeck si era espresso negativamente rispetto all'operazione, bocciando il memorandum d'intesa tra la società che gestisce la logistica del porto di Amburgo, la tedesca Hhla, Hamburger Hafen un Logistik Ag, e la Cosco Shipping Port Limited. L'intenzione di Habeck era quella di bloccare del tutto l'ingresso cinese. Stando ad un sondaggio effettuato per conto dello Spiegel, anche la stragrande maggioranza dei tedeschi, cioè l'81%, è contrario all'ingresso della Cosco Shipping Ports Limited nel porto di Amburgo. Dopo la dipendenza dal gas russo, la Germania rischia ora così di trovarsi in una nuova dipendenza, quella dalla Cina. Forse, non a caso, lo stesso presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha lanciato quello che è suonato come avvertimento: parlando all'emittente pubblica Ard, il capo dello Stato ha affermato che "per il futuro dobbiamo trarre le lezioni necessarie, il che significa ridurre le nostre dipendenze ovunque questo sia possibile, e questo riguarda anche la Cina". Come dimostrato dall'attacco russo all'Ucraina, ha sottolineato il presidente, "non c'è certezza che uno scambio economico porti ad un avvicinamento politico".

Il gruppo Cosco, di proprietà statale, è la quarta compagnia di spedizione di container al mondo. Le sue navi fanno scalo al terminal di Tollerort da oltre 40 anni: il progetto della società è quello di fare del terminal un punto di trasbordo privilegiato in Europa. Progetto iniziato un anno fa, quando la Hha si è impegnata a vendere una quota del terminal per 65 milioni di euro in un porto, quello di Amburgo, che è il secondo in Europa dopo Rotterdam, dove Cosco, è già azionista di minoranza. Il gruppo cinese, d'altro canto, è presente nei porti di mezza Europa: è azionista di minoranza ad Anversa, Bilbao e, in Italia, a Vado Ligure, dove detiene il 40%, al quale si somma il 9,9% della cinese Qingdao port international. La società del porto ligure è controllata dalla danese Maersk, con il 50,1%. il gruppo Cosco è anche azionista di maggioranza nei porti di Zeebrugge in Belgio, del Pireo in Grecia e di Valencia in Spagna.