Venerdì 19 Aprile 2024

Bicchieri, posate e piatti di plastica vietati in Inghilterra per cibo e bevande d'asporto

La svolta green annunciata dal governo britannico, ma ancora non operativa, punta a ridurre l’inquinamento e cercare di diminuire l’impatto dei rifiuti sull’ambiente

Plastica monouso

Plastica monouso

Bologna, 12 gennaio 2023 - Piatti, bicchieri e posate di plastica addio. L’Inghilterra è pronta a vietarli per il consumo di cibo e bevande d’asporto, per ridurre l’inquinamento e cercare di diminuire l’impatto dei rifiuti sull’ambiente. A confermalo è il governo del Regno Unito per voce della Segretaria di Stato per l’Ambiente Thérèse Coffey la quale ha confermato, senza però specificare da quando, l’intenzione di eliminare gradualmente questo tipo di prodotti nel tentativo di liberarsi di tutti i rifiuti di plastica non strettamente necessari.

COSA SARÀ VIETATO

Il divieto non dovrebbe riguardare tutti i prodotti in plastica. Secondo il Daily Mail infatti lo stop all’utilizzo riguarderebbe unicamente piatti, posate, ciotole e vassoi di plastica utilizzati per cibi e bevande consumati in un ristorante, bar o da asporto. Sarebbero escluse, invece, le plastiche utilizzate nei negozi come imballaggi, che il governo vorrebbe affrontare in maniera diversa, come riportato in un documento pubblicato sul sito istituzionale (www.gov.uk) nel novembre 2021.

DATI PREOCCUPANTI

Secondo una ricerca pubblicata dal governo del Regno Unito, in Inghilterra ogni anno si utilizzerebbero ben 1,1 miliardi di piatti e 4,25 miliardi di posate monouso, per la maggioranza in plastica. Di tutto questo enorme volume di prodotti soltanto il 10% viene riciclato nella fase di smaltimento. Inoltre, il problema dell’eccessivo utilizzo di articoli in plastica per il consumo di cibo e bevande riguarderebbe anche le tazze di caffè usa e getta, stimate in 2,5 miliardi l’anno. Prodotti in plastica che, secondo uno studio pubblicato dal Guardian, rappresentano la maggioranza dei rifiuti che si trova negli oceani di tutto il mondo.

COSA HA DETTO THÉRÈSE COFFEY

La Segretaria di Stato per l’ambiente sul tema, come riportato dal Guardian, è stata chiara: “Sono determinata a portare avanti un'azione per affrontare questo problema a testa alta. Negli ultimi anni abbiamo già compiuto passi importanti, ma sappiamo che c'è ancora molto da fare e abbiamo nuovamente ascoltato gli appelli dell’opinione pubblica”. La scelta di vietare i prodotti monouso in plastica, infatti, nasce da una consultazione del Dipartimento per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali (Defra) che si è svolta da novembre 2021 a febbraio 2022. L’obiettivo è chiaro, fermare l’inquinamento: “Una forchetta di plastica può impiegare 200 anni per decomporsi, ovvero due secoli in discarica o inquinando i nostri oceani”, ha proseguito Coffey secondo cui questo nuovo divieto “avrà un enorme impatto per fermare l'inquinamento di miliardi di pezzi di plastica e contribuire a proteggere l'ambiente per le generazioni future”.

L’ESEMPIO DI SCOZIA E GALLES

Ridurre l’impatto degli articoli in plastica è un tema che nel Regno Unito è già stato affrontato da Scozia e Galles che hanno emanato un divieto simile a quello che dovrebbe essere promulgato nei prossimi giorni anche in Inghilterra. Come riportato dalla Bbc, la Scozia nel giugno dello scorso anno ha già introdotto un divieto per le imprese che utilizzano una gamma di prodotti in plastica monouso. Il Galles, invece, ha approvato a dicembre dei divieti simili che entreranno in vigore nel corso di quest’anno.

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