Sabato 5 Ottobre 2024
SOFIA SPAGNOLI
Economia

Placenta di pecora e bava di lumaca, quanto valgono i tesori nascosti della natura

Sono molti gli scarti animali i cui scarti o secrezioni sono pregiati e utilizzati in cosmesi, medicinali e alimentazione. Vediamo quali sono

Una lumaca

Una lumaca

Roma, 18 settembre 2023 – Quando lo scarto animale diventa una vera risorsa: tra feci, rigurgiti o placente, sono molte le sostanze animali a cui gli uomini hanno dato una seconda vita. Alcune si sono mantenute a prezzi standard, altre sono diventate vere e proprie eccellenze, se non vizi per pochi.

Placenta di pecora

Per avere una pelle bella e luminosa si è ormai disposti a tutto, anche a spendere fino a 300 euro per una maschera a base di placenta di pecora. Il trattamento, detto lifting “bee bee”, dal verso tipico dell’animale, sembrerebbe avere un effetto immediato: il viso apparirebbe subito luminoso e rigenerato. Questo grazie ai peptidi e alle proteine, di cui la placenta è ricca, che sono in grado di attivare le cellule staminali della pelle, favorendo la rigenerazione dei tessuti.

Dalle feci dello zibetto al caffè

Fino a ottocento euro al chilogrammo per il Kopi Luwak, una pregiata bevanda e molto costosa (circa dodici euro a tazzina) ricavata dalle bacche parzialmente digerite e defecate dallo zibetto indonesiano. I suoi enzimi digestivi intaccano la parte esterna della bacca modificando la struttura di quelle proteine che determinano l’acidità del caffè. In questo modo il gusto amaro diminuisce a favore di un sapore più morbido e di un retrogusto di cioccolato e caramello.

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Una tazza di Black Ivory

Ancor più pregiato è Il Black Ivory (avorio nero) una bevanda profumata con note di cacao, spezie, sentori di tabacco e cuoio. Una tazzina di Black Ivory può arrivare a costare fino a 85 euro. Nel villaggio rurale di Ban Taklang, nel Surin della Thailandia le bacche di Thai Arabica sono incorporate all’alimentazione degli elefanti dalle cui feci sono raccolti i chicchi che sono lavati e asciugati al sole.

La bava di lumaca

Una vera alleata per la cura della pelle, e non solo: è la bava di lumaca, un ingrediente utilizzato in moltissimi cosmetici. I prodotti hanno prezzi molto variabili: si parte da creme che costano poche decine di euro, fino ad arrivare a cosmetici a due zeri. Le lumache alle quali viene estratta la bava devono avere più di un anno di vita, vengono prelevate dall’habitat, pulite dai residui del terreno e immesse in recipienti predisposti per la raccolta della bava. Dopo di che, vengono delicatamente manipolate e spostate in modo da innescare la produzione della secrezione.

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Il crine di cavallo

Non manca all’appello il crine di cavallo, che si ricava dai peli della criniera e della coda degli equini. Si tratta di un materiale molto versatile, utilizzato in diverse industrie, come quella tessile, dove viene impiegato in miscela con altre fibre, come il cotone, la lana, la seta artificiale. Viene inoltre usato in lavori d'imbottitura, nella produzione di spazzole, pennelli, archetti per strumenti a corda e attrezzi da pesca.

I veleni a effetto botulino

Effetto botox si, ma senza aghi: ecco che tra i trattamenti delle star si è diffuso. Il veleno di vipera, straordinario antirughe che agisce esattamente come la tossina botulinica, “paralizzando” i muscoli facciali. Funziona come un leggero anestetico, rilassa i muscoli facciali e riesce a ritardare la formazione delle rughe. Ma i cosmetici con vero veleno di serpente non sono decisamente economici. Probabilmente anche per motivi di sicurezza in Svizzera hanno iniziato a produrre del veleno sintetico chiamato San-Ake che produce gli stessi benefici.