Venerdì 23 Maggio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Pil Usa in calo: è la prima volta dal 2022. Trump: “Colpa di Biden”. Per Wall Street chiusura mista: su Dow Jones, giù Nasdaq

Nei primi 100 giorni di amministrazione Trump, il prodotto interno lordo si è contratto dello 0,3% rispetto alla crescita del 2,4% del trimestre precedente. La frenata dell'economia Usa rallenta anche le borse europee

Pil Usa in calo: è la prima volta dal 2022. Trump: “Colpa di Biden”. Per Wall Street chiusura mista: su Dow Jones, giù Nasdaq

Roma, 30 aprile 2025 – Cala a sorpresa il Pil americano e condiziona anche Wall Street che questa sera ha una chiusura contrastata. Nei primi tre mesi dell'anno, che coincidono con i primi 100 giorni di amministrazione Trump, il prodotto interno lordo Usa si è contratto dello 0,3% rispetto alla crescita del 2,4% del trimestre precedente e contro le aspettative di un'espansione dello 0,3%. Si tratta del primo calo del Pil statunitense da tre anni, sulla scia delle crescenti tensioni commerciali, con le esportazioni nette che hanno subito una flessione di quasi 5 punti percentuali rispetto al Pil e le importazioni che sono balzate di oltre il 40%.

Dopo un’apertura in sofferenza, Wall Street è proseguita in calo la seduta, anche se non sui minimi di giornata, condizionata non solo dal Pil negativo ma anche dal rallentamento delle assunzioni nel settore privato americano, nel pieno della stagione delle trimestrali. In serata la chiusura contrastata, con il Dow Jones sale dello 0,35% a quota 40.667 punti, l'indice Nasdaq cede lo 0,09% a 17.446 punti mentre l'S&P 500 si attesta sui valori della vigilia (-0,01%) a 5.560 punti.

Donald Trump
Donald Trump

Ma per il presidente statunitense i dazi non hanno nulla a che fare con la forte frenata dell'economia a stelle e strisce e punta il dito contro 'la coda' della presidenza di Joe Biden, sottolineando che l'economia Usa avrà "un boom", basta aspettare un po' di tempo. Scrive Trump su Truth: "I dazi entreranno presto in vigore e le aziende stanno iniziando a spostarsi negli Stati Uniti a numeri record. Il nostro Paese avrà un boom, ma prima dobbiamo sbarazzarci di quel che resta dell'amministrazione Biden. Ci vorrà un po' di tempo, ma (questa contrazione) non ha nulla a che fare con i dazi –  insiste il tycoon –  è solo che (Biden) ci ha lasciati in brutte condizioni. Quando il boom inizierà, sarà senza precedenti", assicura infine.

Secondo la prima stima diffusa dal Dipartimento del Commercio, su base annua il Pil si è contratto dello 0,3%, un risultato notevolmente inferiore alle aspettative della maggior parte degli analisti, che stimava comunque un forte rallentamento (+0,4%) per la più grande economia mondiale. "Il calo del Pil nel primo trimestre riflette principalmente un aumento delle importazioni, escluse dal calcolo del Pil, nonché una diminuzione della spesa del governo federale", ha spiegato il ministero in un comunicato stampa. "Queste tendenze sono state in parte compensate dall'aumento degli investimenti e della spesa dei consumatori", ha aggiunto. Gli esperti sostengono che l'impennata degli acquisti dall'estero sia dovuta alla volontà delle aziende di anticipare l'imposizione di nuovi dazi e di trarre vantaggio dalle condizioni precedenti alla riforma economica di Trump.

Alla fine del 2024 l'economia statunitense era più che in crescita, con un Pil del 2,4% annuo nell'ultimo trimestre, la piena occupazione e un'inflazione sul punto di essere riportata sotto controllo. Secondo i dati Adp, diffusi sempre oggi, la creazione di posti di lavoro nel settore privato americano ha subito un forte rallentamento ad aprile, attestandosi al di sotto delle aspettative.

L'andamento dell'economia riguarda i primi tre mesi e non include quindi il 'liberation day', il 2 aprile usato da Trump per annunciare le tariffe reciproche. "I dazi ci fanno arricchire", ha ripetuto in Michigan durante le celebrazioni-show per i suoi primi 100 giorni. "Faremo un accordo commerciale equo con la Cina", ha messo in evidenza Trump, impegnato nel cercare di raggiungere intese commerciali prima della scadenza di luglio, quando terminerà la pausa che ha concesso sulle tariffe. "Grazie ai dazi le aziende stanno tornando a investire negli Stati Uniti", ha osservato citando gli impegni presi da colossi come Tsmc e Apple prima di vedere alla Casa Bianca gli amministratori delegati di Corporate America, preoccupata dalla guerra commerciale. 

La brusca frenata dell'economia americana ha rallentato anche le borse europee, che hanno chiuso in ordine sparso con Francoforte in rialzo dello 0,32% e Milano in calo dello 0,71%.