Mercoledì 24 Aprile 2024

Perché non arriva l'assegno unico di febbraio?

Ritardi nei pagamenti, non è la prima volta. Cosa cambia da marzo

Un contributo per famiglie con figli a carico

Un contributo per famiglie con figli a carico

Roma, 17 febbraio 2023 - Ritardi nel pagamento dell’assegno unico di febbraio? In questi giorni tante famiglie hanno segnalato di non aver ricevuto entro i soliti termini (generalmente la prima metà del mese) la comunicazione che anticipa l’accredito dell’importo elargito dall’Inps in relazione alle famiglie con figli a carico. E’ doveroso segnalare che fin dall’entrata in vigore del nuovo metodo che sostituisce le altre formule di detrazione legate ai figli, ogni mese l’importo stabilito è sempre stato accreditato, ma resta il fatto che pur all’interno dell’arco di 30 giorni, le variazioni in termini temporali possono creare non pochi problemi alle famiglie costrette a fare i conti con la programmazione delle spese quotidiane.

Rassicurazioni in arrivo

Nelle ultime ore in ogni caso sono tornate le notifiche fornite dall’istituto previdenziale, che annuncia l’imminente versamento della quota mensile. La data non è uguale per tutti e dunque la forbice può ancora restare aperta, ma entro il mese di febbraio ognuno dovrebbe ricevere quanto dovuto. Anche perché dall’Inps non sono state segnalate criticità di alcun tipo.

Non è il primo caso

Come detto, i versamenti sono a cadenza mensile, ma non viene sempre rispettato lo stesso giorno. E’ quello che è accaduto per esempio anche durante il mese di gennaio, quando erano già arrivate alcune segnalazioni relative ai tempi non omogenei. Gli accrediti in conto corrente sono in ogni caso stati effettuati e lo stesso vale per le somme abbinate all’assegno del reddito di cittadinanza, riconosciute negli ultimi giorni del mese. A dicembre qualcuno non aveva invece ricevuto la notifica che preannunciava il versamento, che è però regolarmente stato effettuato.

Come monitorare la situazione

Il canale più semplice per restare in contatto con la pubblica amministrazione è quello di utilizzare l’app dedicata ‘Io’. In questo modo - oltre a indicare i riferimenti bancari ed eventualmente modificarli – è possibile ricevere tempestivamente qualsiasi comunicazione relativa al servizio.

Novità in vista

L’accredito del mese di febbraio sarà comunque l’ultimo relativo al primo anno di vita dell'assegno unico, riconosciuto per la prima volta nel marzo del 2022. Dalle prossime settimane dunque si aprirà un nuovo percorso. Chi ha già in essere la pratica non deve rinnovarla, perché gli uffici Inps procederanno in autonomia in tal senso. E’ però necessario inviare nuovamente la comunicazione relativa all’Isee familiare, in modo che vengano valutate eventuali modifiche sull’entità dell’importo riconosciuto. A tal riguardo serve prestare la massima attenzione, perché chi non presenterà il documento, vedrà ridursi automaticamente l’importo riconosciuto alla cifra più bassa prevista.

Chi ha diritto all’assegno unico

Come chiarisce il portale Inps, l’assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento dei 21 anni (a patto che la ragazza o il ragazzo frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o che sia iscritto a un corso di laurea. In alternativa è necessario svolgere un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore agli 8.000 euro annui, o essere registrato come disoccupato in cerca di lavoro presso il servizio per l’impiego o ancora svolgere il servizio civile). Non ci sono invece limiti di età per i figli disabili. L’assegno viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 40mila euro.

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