Perché alzare il tetto del contante e le ragioni del no

Le motivazioni del governo e le critiche dell'opposizione. In Europa solo 12 Paesi hanno un limite alle banconote. La ricerca di Bankitalia sull'economia sommersa

Roma, 27 ottobre 2022 - Giorgia Meloni e il governo di centrodestra sono decisi ad alzare il tetto al contante, ovvero il limite massimo (in euro) per le transazioni con banconote. Ieri mattina la Lega ha presentato una proposta di legge in tal senso e la premier ha ribadito l'intenzione di agire in questa direzione durante la replica in Senato. Ma perché alzare il tetto al contante? La soglia in Italia è attualmente fissata a 2mila euro: è questa la cifra massima con cui si può 'pagare' cash. Per Matteo Salvini portarla a 10mila euro sarebbe fondamentale per alleggerire la burocrazia e dare "più libertà ai cittadini".

Il tetto al contante
Il tetto al contante

È andata oltre Giorgia Meloni che parlando in Aula ha sottolineato come quella elettronica non sia "moneta a corso legale" e penalizzi "i più poveri". La premier non ha però indicato cifre, a differenza del Carroccio. Rispondendo agli attacchi da sinistra ha citato l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che aveva dichiarato "ci sono Paesi in cui il limite non c'è, ma l'evasione fiscale è bassissima". L'economista tornò però sui suoi passi nel 2019, dichiarando che la misura era sbagliata: "Ero contrario, ora posso dirlo".

Per Meloni tra tetto e sommerso "non c'è correlazione". E ancora: "queste misure hanno senso se sono a livello europeo. La Germania non ha un limite al contante, non ce l'ha l'Austria che confina con noi. Noi così rischiamo di non favorire la nostra competitività". Guardando alle norme, solo 12 Paesi in Europa, Italia compresa, fissano un limite alle banconote. In Francia e Portogallo è a mille euro, in Spagna a 2.500. Tra le ragioni per cui un governo dovrebbe alzare la soglia c'è sicuramente anche quella di sostenere la domanda. A prescindere da dove arrivino quei soldi, con meno vincoli sarebbe più semplice utilizzarli per i consumi. Favorevole alla proposta Confcommercio: "Nell'attuale quadro economico, caratterizzato da forte instabilità e da una perdurante stagnazione dei consumi, non appare congruo porre ulteriori limitazioni alle forme di pagamento".

Il tetto al contante in Europa (Fonte: European Consumer Center)
Il tetto al contante in Europa (Fonte: European Consumer Center)

Le critiche

Già dal mattino, di fronte alla proposta della Lega, si erano levate critiche dall'opposizione. Attacchi che hanno preso ulteriore vigore dopo le conferme di Meloni. Il mantra è lo stesso, da Calenda a Conte, fino al Pd: alzare il tetto al contante significa favorire l'evasione fiscale. Più alto il limite, maggiori le cifre non tracciabili da poter spendere senza rischiare controlli. Si pensi a un'automobile: con un tetto a 10mila euro si potrebbe pagare per buona parte con banconote.  "Una strategia demenziale", la definisce il leader di Azione. "Il motto del governo è non disturbare chi ha voglia di dedicarsi a al malaffare", rincara il capo del Movimento 5 Stelle. Antonio Misiani, senatore e responsabile economico del Pd,  posta su Twitter una ricerca di Bankitalia dell'ottobre 2021.

L'elaborato, basato su complesse strategie econometriche, mostra un "nesso di causalità tra utilizzo del contante e incidenza" del 'nero'. Evidenzia come "un aumento della quota di transazioni in contanti determinerebbe, a parità di condizioni, un incremento dell'incidenza dell'economia sommersa". Che sarebbe "cresciuta anche a seguito dell'innalzamento della soglia di uso del contante da 1.000 a 3.000 euro, in vigore dal 2016".  Bankitalia calcola che un punto percentuale di transazioni in contanti in più farebbe salire il sommerso dallo 0.8% all'1,8%. 

Infine, per Matteo De Lise, presidente dell'Ungdcec, Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, l'aumento al tetto "non aiuterà i poveri, per quello servirà agire sul cuneo fiscale e sulle aliquote".