Sabato 20 Aprile 2024

Pensioni, quota 41 non passa. Ecco chi ci rimette

Brutte notizie per i lavoratori nati dopo il 1957 che hanno cominciato a lavorare giovani ma oggi non hanno ancora raggiunto i 43 anni di contributi

Il calcolo della pensione

Il calcolo della pensione

Roma, 29 settembre 2018 - Pensioni, chi sarà penalizzato dalla decisione del Governo di rinviare all'anno prossimo la discussione sull'uscita dal lavoro con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica? Facile rispondere: i lavoratori nati dopo il 1957 che hanno cominciato a lavorare giovani ma oggi non hanno ancora raggiunto i 43 anni di contributi previdenziali.

Se la quota 100 messa a punto dal Governo infatti consentirà l'uscita di chi ha compiuto 62 anni e ha all'attivo almeno 38 anni di contributi, per chi ha 41 anni di contributi ma non ha ancora compiuto i 62 ci sarà da aspettare ancora.

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Ma facciamo un esempio: un lavoratore nato nel 1958 che ha cominciato a lavorare nel 1978 dovrà aspettare il 2020, mentre se si è nati nel 1959 pur avendo cominciato a lavorare nel 1978, a 19 anni, l'attesa in assenza di cambiamenti, sarà di due anni.

Nessun cambiamento in vista per le pensioni di vecchiaia (dall'anno prossimo scatta l'uscita a 67 anni) mentre per i lavoratori precoci (quelli che hanno cominciato a lavorare prima dei 19 anni) in situazioni di difficoltà (per i quali era intervenuto il Governo Gentiloni) come la disoccupazione o la disabilità di un familiare resta l'accesso alla pensione con 41 anni di contributi.

Per la pensione anticipata indipendente dall'età anagrafica si studia lo stop all'aumento dell'aspettativa di vita di cinque mesi e quindi il mantenimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi per le donne).

E l'identikit del lavoratore che ha da essere contento della nuova norma? Il vantaggio massimo sarà per chi è nato nel 1957 e ha cominciato a lavorare nel 1981 perché uscirà con quota 100 anticipando la pensione di cinque anni rispetto alle regole attuali. Vantaggi anche per chi è nato negli anni successivi ma ridotti fino a un solo anno per chi è nato nel 1953 e ha cominciato a lavorare nel 1977 perché andrà a riposo a 66 anni e 42 di contributi.

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