Roma, 11 luglio 2018 - Il vicepremier Luigi Di Maio torna a parlare di pensioni, confermando il taglio degli assegni cosiddetti d'oro (sopra i 4-5mila euro netti), annunciando una 'finestra' per chi ha 41 anni di anzianità e aggiungendo dettagli sulla famosa quota 100, per la quale il governo sta valutando "possibili combinazioni" e precisa che "non tutte sono convenienti". L'idea di fondo è di introdurre "nuovi canali di uscita più equi e agevoli" per superare la riforma Fornero, garantendo l'accesso alla pensione per chi ha raggiunto quota 100. "Voglio confermare - ha aggiunto Di Maio - il mio impegno e quello del governo" a intervenire sulle "frequenti interruzioni della contribuzione che le donne si trovano ad affrontare per accedere alla pensione". Infine, sarà data "particolare attenzione alle pensioni di cittadinanza" per assicurare di portarle al di sopra della soglia di povertà.
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LA FINESTRA - Tra i "canali più equi", dice il ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali, si lavora a una nuova finestra per andare in pensione "per chi ha 41 anni d'anzianità", a prescindere dall'età anagrafica.
QUOTA 100 - Su 'quota 100' per il pensionamento il governo "è a lavoro" e sta "valutando: non tutte le possibili combinazioni sono convenienti", dice Di Maio. Il ministro giudica "positivamente" l'introduzione di 'quota 100' ma, spiega, "certamente non ci riferiamo a tutte le combinazioni possibili": si devono individuare quelle "più convenienti". Occorre quindi, sottolinea, "stimare con certezza costi e impatti sull'intero sistema per potere dare al più presto una risposta in tal senso".
VOUCHER - Di Maio apre anche al ritorno dei voucher, ma solo in alcuni settori. "Se i voucher devono servire a sopperire a una carenza nel settore dell'agricoltura e nel turismo, ben vengano. L'importante è che il nuovo provvedimento venga scritto in modo da evitare gli abusi".