Martedì 23 Aprile 2024

Pubblico impiego, 500mila verso la pensione. Bongiorno: faremo concorsi per universitari

Entro 3-4 anni mezzo milione di dipendenti matureranno i requisiti per lasciare il lavoro. "Possibili problemi per scuola e sanità"

Il ministro Giulia Bongiorno al Forum della P.a. (Lapresse)

Il ministro Giulia Bongiorno al Forum della P.a. (Lapresse)

Roma, 14 maggio 2019 - Saranno circa 500mila i dipendenti pubblici che nell'arco dei prossimi 3-4 anni matureranno i rquisiti per ritirarsi dal lavoro. A rivelarlo è una ricerca, presentata in apertura del Forum Pa 2019, secondo cui la cifra sarà frutto dell'effetto combinato di varie misure di riduzione della spesa degli ultimi anni, tra pensioni di vecchiaia, 'opzione donna', pensioni anticipate e 'quota 100' (per cui si contano già 41mila domande, che potrebbero arrivare a 100mila entro l'anno). 

Secondo il report, il ricambio "comporterà nell'immediato qualche problema di gestione dell'uscita per settori in sottorganico come sanità e scuola (per cui solo per requisiti anagrafici si stima il pensionamento in 3-4 anni rispettivamente di 100mila e 204 mila persone), per i comuni e per gli enti che non rispettano il pareggio di bilancio, ma che rappresenta una straordinaria opportunità di rinnovamento per una Pa sempre più anziana, in cui l'età media del personale è di 50,6 anni, e sale oltre i 54 anni nei ministeri, alla presidenza del Consiglio, nelle prefetture o negli enti pubblici non economici. Gli over 60 sono il 16,4% e gli under 30 solo il 2,8%".

E proprio per far fronte a simili carenze, il ministro Giulia Bongiorno ha annunciato - sempre dal Forum - che il governo sta studiando un nuovo canale di accesso alla P.a. "Oggi c'è un grosso problema per i giovani, non riescono a trovare lavoro quando escono dall'università", potendo contare "di solito con un tipo di formazione estremamente generica", ha sottolineato la titolare della Pubblica amministrazione. Ecco che "con il ministro dell'Istruzione, Bussetti, abbiamo deciso di creare un corso - ha aggiunto - che permetta al ragazzo che studia all'università, alla fine del suo percorso, di poter fare un concorso direttamente nella P.a.".

Bongiorno ha anche citato le recenti stime del Dipartimento della funzione pubblica, secondo cui "nel 2019 ci saranno 150mila cessazioni con la legge Fornero e 100mila con 'Quota 100', per un totale di 250mila". Presto ci sarà "un grande ricambio generazionale - ha ribadito -. Si deve avere un ricambio perché i numeri sono importantissimi. Bisogna fare questo ricambio con concorsi sprint".

Il ministro ha anche detto che si sta sperimentando un concorso territoriale in Campania per evitare il fenomeno delle migrazioni. ''È un concorso che permette al singolo di partecipare a un concorso sapendo quale è la sua destinazione finale - ha spiegato - cosi che se ci sono concorsi nella regione Sicilia si resta in Sicilia, se ci sono concorsi in Campania, in Campania; questo permette di evitare la migrazione del dipendente pubblico''.  ''Il bando sarà entro giugno e il concorso sarà a fine agosto'', ha annunciato Bongiorno che non esclude di rendere obbligatoria questa formula di concorso territoriale.

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