Pensioni, opzione donna: ipotesi ritorno a 58 anni d'età

Marcia indietro sull'innalzamento dei parametri. Il Comitato scientifico per il reddito di cittadinanza suggerisce più tutela per le famiglie numerose

Andrea Orlando, ministro del Lavoro (ImagoE)

Andrea Orlando, ministro del Lavoro (ImagoE)

Roma, 9 novembre 2021 - Saranno rivisti i requisiti d'età per l'anticipo della pensione con l'Opzione donna. A quanto si apprende dopo la riunione di questa mattina a Palazzo Chigi, la norma inserita nella manovra 2022 dovrebbe essere modificata rispetto all'ipotesi iniziale che alzava la soglia a 60 anni. Dovrebbero invece essere confermati gli attuali parametri: 58 anni d'età per le dipendenti e 59 anni per le autonome

Intanto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, fa sapere che "ci sarà" un tavolo con i sindacati anche se "non c'è ancora una data di convocazione". "Lo sforzo che si può fare è di mantenere l'impianto contributivo e costruire elementi di flessibilità che consentano anche di evitare alcune rigidità che nella Fornero sono presenti andando così incontro ad alcune istanze arrivate dal sindacato, non tutte", ha detto il ministro. 

Reddito di cittadinanza

Intanto il Comitato scientifico sul reddito di cittadinanza propone di "portare a 5 anni il periodo di residenza in Italia necessario per ricevere" l'incentivo da parte degli stranieri. Inoltre mette in rilievo come la scala attuale che assegna valore 0,4 agli adulti e 0,2 ai minori "penalizza, senza alcun motivo, le famiglie con minori e/o numerose" e, pertanto, suggerisce di equiparare adulti e minori. 

Ancora, secondo il Cs, il nuovo reddito di cittadinanza dovrebbe essere più generoso per le famiglie numerose e meno per i single: da qui la richiesta di "ridurre la soglia di partenza per i nuclei di una persona da 6.000 a 5.400 euro" e di "differenziare il contributo per l'affitto in base alla dimensione del nucleo familiare, riducendolo per i nuclei di una sola persona e incrementandolo progressivamente al crescere del numero dei componenti". La soglia complessiva che ora è 2,1 con 1 per il primo componente diventa 2,8 con i minori equiparati agli adulti con un valore, dopo il primo che vale 1, di 0,4. 

Infine oggi a un percettore del RdC "lavorare non conviene", scrive sempre il Cs spiegando che in presenza di un incremento di reddito da lavoro, l'80% di questo concorre alla definizione dell'importo della prestazione. Per rendere conveniente la ricerca - propone - nella determinazione del reddito per il calcolo dell'importo del RdC bisogna considerare - per chi inizia a lavorare o è già occupato, il reddito da lavoro solo per il 60%, senza limiti di tempo, ma fino a quando viene raggiunto il reddito esente da imposizione fiscale considerando al 100% la parte eccedente tale soglia.