Mercoledì 24 Aprile 2024

Pensioni e Ape sociale, cosa cambia dal 2022

Tra oggi e domani la manovra diventerà legge. Quota 100 sarà rimpiazzata da Quota 102, ma ci sono eccezioni per i lavori gravosi

Pensioni: come funziona quota 102

Pensioni: come funziona quota 102

La partita sulla legge di Bilancio, tra mugugni degli stessi gruppi di maggioranza e colpi di fiducia (ufficialmente posta ieri alla Camera), diventerà legge tra oggi e domani. E, tra i molteplici capitoli, sarà comunque ricordata, sul fronte previdenziale, come quella che ha visto l’introduzione di Quota 102 al posto di Quota 100: ci vorranno, dunque, 64 anni di età e 38 di contributi per lasciare il lavoro nell’anno che sta per cominciare. Ma sarà possibile farlo, da 63 anni, anche con l’Ape sociale ampliata e prorogata e con Opzione donna, che mantiene ferma l’età di uscita a 58-59 anni (con 35 anni di contributi). Un pacchetto di misure provvisorie destinate a regolare i pensionamenti nel 2022, in attesa che il confronto governo-parti sociali porti a un accordo per una revisione strutturale della legge Fornero, con la centro, come ipotesi di base, dell’Opzione tutti: la possibilità di lasciare il lavoro dal 2023 dai 63-64 anni in avanti, ma con il ricalcolo interamente contributivo dell’assegno (che comporta un taglio dell’importo variabile tra il 10 e il 25 per cento).

Nuova Irpef, ecco chi ci guadagna. Risparmi fino a 945 euro l'anno. Le simulazioni

Sommario

Quota 102, dunque, è la misura principale inserita nella manovra per superare Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi) in scadenza al 31 dicembre. In sostanza, per il prossimo anno sarà possibile lasciare il lavoro in anticipo con 38 anni di contributi e 64 anni di età. Prorogato di un altro anno e ampliato il canale d’uscita dell’Ape sociale. La possibilità è stata confermata per il 2022, con l’estensione dello strumento ad altre otto categorie di lavori gravosi in aggiunta alle 15 previste. Ma restano in campo per utilizzarla anche coloro che abbiano un’invalidità civile superiore o uguale al 74%, i "caregiver" che assistono in familiari in particolari situazione di difficoltà e i lavoratori disoccupati che abbiano di fatto esaurito la Naspi. Potranno così uscire dal lavoro con 63 anni d’età e 36 di versamenti (32 gli edili), tra gli altri, gli insegnanti della scuola materna (maestre e maestri), portantini, giardinieri, i lavoratori delle pulizie, i conduttori di veicoli, macchinari mobili e di sollevamento.

Altri dodici mesi di proroga anche per la cosiddetta Opzione donna, che di lasciare il lavoro in anticipo alle lavoratrici che al 31 dicembre del 2021 avranno maturato almeno 58 anni d’età (59 se "autonome") e 35 di contributi. Resta fermo che dovranno accettare il calcolo interamente contributivo dell’assegno: con un taglio di circa il 25-30 per cento dell’importo. È stato introdotto, infine, anche uno strumento nuovo che permetterà ai lavoratori delle piccole e medie imprese in crisi di utilizzare pensionamenti anticipati con 62 anni d’età grazie a un apposito Fondo con una dote di 200 milioni l’anno per il prossimo triennio. Fondo che sarà "regolato" da un decreto del ministro dello Sviluppo economico, condiviso con quelli dell’Economia e del Lavoro, da varare entro febbraio del prossimo anno.

E, sempre in materia previdenziale, va sottolineato come dal 2022 ripartirà l’indicizzazione piena delle pensioni al costo della vita. L’aumento sarà dell1,7 per cento e sarà integrale per gli importi fino a 4 volte il minimo Inps (2.062,32 euro), del 90 per gli importi superiori a 4 e fino a 5 volte il minimo (2.577,90 euro), e del 75 per cento per gli importi che vanno oltre 5 volte il minimo.

Quota 102: i nuovi paletti

Dal primo gennaio scatta l’addio a quota 100 e si passa a quota 102. Un’opzione che dovrebbe durare al massimo un anno. Il costo delle uscite con 64 anni d’età e 38 di contributi sarà di quasi 1,7 miliardi se la misura dovesse restare fino al 2025.

Quota 102: assegno medio di 26mila euro

Le previsioni indicano in 16.800 nel 2022 i nuovi pensionamenti anticipati con quota 102. Uscite destinate a salire a 23.500 nel 2023. L’assegno medio con Quota 102 dovrebbe essere di 26mila euro.

Ape sociale per i lavori usuranti

Sarà di 141,2 milioni l’onere dell’anticipo pensionistico sociale nel 2022, esteso a nuove categorie di lavori considerati gravosi, al netto di edili e ceramisti, che sono stati inseriti nell’ultimo ritocco alla manovra effettuato dal Senato.

Ape sociale edili: nuove soglie

La soglia contributiva d’accesso dei lavoratori edili all’Ape sociale è scesa da 36 a 32 anni (mentre quella anagrafica è rimasta ferma a 63 anni). I ceramisti sono stati inseriti nell’elenco dei lavori usuranti.

Ape sociale per 21mila lavoratori

Secondo le stime dei tecnici, al netto dei ritocchi apportati per edili e ceramisti, la propensione all’utilizzazione dell’Ape sociale si dovrebbe tradurre in 21.200 uscite, con un impatto sulle casse dello Stato di 141,2 milioni il prossimo anno e 275 milioni nel 2023

Opzione donna

Verrà prorogata di un anno la cosiddetta ’Opzione donne’ che dà la possibilità di uscita con il contributivo per le lavoratrici a 58 anni e 35 di versamenti. Vale 111,2 milioni.

Pmi: ok prepensionamenti se in crisi

Vale 150 milioni nel 2022 e altri 200 milioni nel biennio seguente il nuovo Fondo per le uscite anticipate dei lavoratori delle piccole e medie imprese in crisi. I tecnici non hanno ancora stimato quanti lavoratori coinvolge questa misura