Roma, 1 gennaio 2018 - Da oggi le lavoratrici dipendenti del privato e quelle autonome hanno un balzo in avanti dell’età pensionabile rispettivamente di un anno secco e di 5 mesi e, così, raggiungono la quota generale di 66 anni e 7 mesi. E’ questo l’ultimo scalino della riforma Fornero per arrivare alla piena equiparazione tra uomini e donne di tutti i comparti nelle regole di accesso alla pensione di vecchiaia. Una parificazione che prelude al successivo salto in alto per tutti che scatterà dal 2019, con l’aumento a 67 anni.
E si tratta di solo una delle novità della manovra 2018 (ma anche della vecchia riforma Fornero) che diventa operativa da oggi. Sulla rampa di lancio, infatti, sono anche: l’allargamento dell’Ape social e dell’anticipo per i precoci, l’avvio operativo di quello volontario e l’ampliamento di altre formule per lasciare prima il lavoro sulla base di accordi aziendali. Dal primo gennaio, infine, aumenteranno anche gli assegni per effetto dell’incremento dell’inflazione: il ritocco all’insù sarà dell’1,1 per cento. Di seguito tutti gli approfondimenti per ognuno dei capitoli previdenziali indicati.
Pensioni, le novità del 2018: donne e uomini alla pari
Classe 1953, doppia beffa. Via dal lavoro tra 2 anni
Pensioni, novità 2018. Ape social, ecco come lasciare prima il lavoro
Pensioni un po' più ricche nel 2018. Stop al blocco delle rivalutazioni
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro