Come andare in pensione, le opzioni. Tre simulazioni con 'Pensami' Inps

Il calcolatore dell'Istituto di previdenza consente di mettere a fuoco le proprie prospettive. Ecco tre casi tipici. Le alternative in base all'età, ai contributi e al contratto

Roma, 27 gennaio 2023 - Si moltiplicano gli accessi alla nuova versione del simulatore di scenari pensionistici 'Made in Inps' ribattezzato 'Pensami'. Ma la ricerca del proprio destino previdenziale si scontra con l’impossibilità di calcolare o, meglio, stimare il possibile importo dell’assegno. Perché lo strumento messo a punto dall’Istituto previdenziale permette solo di ipotizzare la data della possibile uscita e la via per raggiungere il traguardo.

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Quando pagano le pensioni di febbraio 2023: per molti c'è una brutta sorpresa Anche con questi limiti, il meccanismo di previsione dell’Ente previdenziale può essere un’utile base di partenza per cominciare a mettere a fuoco la propria posizione e la propria prospettiva pensionistica. Vale la pena, dunque, presentare qualche simulazione su alcuni casi tipici possibili.

Quando andrai in pensione? Te lo dice l'Inps con Pensami. Ecco le simulazioni

Una simulazione fatta con il calcolatore dell'Inps 'Pensami'
Una simulazione fatta con il calcolatore dell'Inps 'Pensami'

1) Lavoratrice dipendente nata nel 1958

Il primo che prendiamo in esame riguarda una lavoratrice dipendente del settore privato, un'operaia, nata nel giugno del 1958, che abbia cominciato a lavorare nel maggio del 1976 e che abbia raggiunto, dopo varie interruzioni, i 36 anni di contributi. Ebbene, nel caso specifico, la lavoratrice sarebbe potuta andare in pensione (e potrebbe farlo anche oggi in virtù del diritto maturato) fin dal primo febbraio 2029 con Opzione Donna. Ma in quel caso avrebbe dovuto accettare il calcolo interamente contributivo del trattamento. Se invece volesse salvare il più vantaggioso calcolo misto dovrebbe attendere di lasciare il lavoro con la pensione di vecchiaia a 67 anni di età.

2) Lavoratore dipendente nato nel 1960

Un secondo caso è quello che concerne un lavoratore sempre del settore privato nato nel marzo del 1960 e che abbia cominciato a lavorare nell’aprile del 1977 e che abbia raggiungo i 41 anni di contribuzione. Il nostro lavoratore, però appartiene anche alla categoria dei precoci, perché ha cominciato a lavorare prima dei 19 anni e perché oggi si trova a essere disoccupato. Ebbene, nell’ipotesi delineata, il lavoratore potrà andare in pensione attraverso tre vie:

- con la pensione anticipata per i precoci a prescindere dall’età con 41 anni di contributi - con la pensione anticipata ordinaria, se riesce a aggiungere altri contributi fino a arrivare a 42 anni e dieci mesi  - con la pensione di vecchiaia quando raggiungerà i 67 anni e due mesi.

3) Lavoratore autonomo nato nel 1973

L’ultimo caso rinvia a un lavoratore autonomo iscritto alla Gestione separata che è stata istituita dal 1996: parliamo di un lavoratore autonomo, di una Partita Iva, nato nell’agosto del 1973, che abbia cominciato a lavorare nel giugno del 1996. La prospettiva prevede quattro soluzioni:

- uscita con pensione di vecchiaia a 73 anni di età e 5 anni di contributi effettiva senza alcun requisito di importo, - uscita con pensione di vecchiaia a 68 anni e 8 mesi di età e 20 anni di contributi e importo della pensione non inferiore a 1,5 dell'importo dell'assegno sociale pari a euro 754,91 per l'anno 2023 da adeguare per gli anni successivi - uscita con pensione anticipata a 65 anni e 4 mesi di età e 20 anni di contributi effettivi e importo della pensione non inferiore a 2,8 dell'importo dell'assegno sociale pari a euro 1409,16 per l'anno 2023 da adeguare per gli anni successivi, - uscita con pensione anticipata, a prescindere dall’età, con 44 anni e 6 mesi di contributi.

Avvertenze 

Nell’uso del simulatore, infine, si devono segnalare alcune avvertenze: "Ti dà una consulenza pensionistica fai-da-te per scoprire quando e come andare in pensione cumulando tutta la contribuzione", "Ti fa conoscere le principali pensioni e alcuni istituti per anticipare l'accesso alla pensione", "Non ti dà informazioni sugli importi delle pensioni né sulle pensioni previste per determinate categorie di lavoratori (es. piloti, poligrafici, militari, ecc.)", "Non utilizza le informazioni presenti nella banca dati dell'INPS: inserisci tu i dati per simulare diversi scenari pensionistici, esclusivamente sui trattamenti pensionistici diretti valorizzando, in base alle disposizioni vigenti, la contribuzione indicata nelle seguenti gestioni previdenziali: Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), Gestione esercenti attività commerciali (COM), Gestione artigiani (ART), Gestione coltivatori diretti, mezzadri e coloni (CD/CM), Gestione separata, Cassa pensioni dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato (CTPS), Cassa pensioni dei dipendenti degli Enti locali (CPDEL), Cassa pensioni degli ufficiali giudiziari (CPUG), Cassa pensioni insegnanti (CPI), Cassa pensioni sanitari (CPS), Casse professionali".